Home » Life style » Contributi INPS Colf e badanti: le domande scadono l’11 aprile

Contributi INPS Colf e badanti: le domande scadono l’11 aprile

Pubblicato il
soldi

La scadenza della prima rata dei contributi per colf e badanti, che dovranno versare i datori di lavoro, è l’11 aprile 2022. Si parla dei contributi relativi al primo trimestre dell’anno: utilizzando pagoPA si ha, quindi, ancora qualche giorno a disposizione. Le scadenze sono in totale 4: il datore di lavoro dovrà applicare le aliquote INPS previste per il 2022.

Scadenze

I contributi per i lavoratori domestici si pagano ogni 3 mesi, per tale motivo bisogna ricordare alcune date che, nello specifico, coincido con la fascia dal 1° al 10 di 4 mesi: aprile (1° trimestre), luglio (2° trimestre), ottobre (3° trimestre) e gennaio dell’anno successivo, in questo caso il 2023 (4° trimestre). Qualora la scadenza cada di giorno festivo o domenica, come ad esempio questo 10 aprile, slitta al primo non festivo (in questo caso l’11 aprile). Per sapere quanto andrà pagato bisogna considerare la paga oraria effettiva e le aliquote di riferimento: ciò si trova negli avvisi di pagamento PagoPA.

Leggi anche: Registro delle opposizioni per cellulare: come funziona e come evitare chiamate dai call center

Modalità di pagamento

Tale pagamento andrà effettuato in tre modalità:

  • online, attraverso il Portale dei Pagamenti sul sito INPS con carta di credito, di debito, prepagata o con addebito sul conto corrente;
  • tramite CBILL, presso le banche che consentono questo tipo di pagamento, utilizzando il Codice Interbancario AAQV6;
  • presso banche, poste e altri PSP (Prestatori di Servizi di Pagamento) aderenti al circuito PagoPA, utilizzando il codice avviso di pagamento, il QR Code o il dataMatrix presenti sull’Avviso.

Leggi anche: Bonus acqua potabile: credito d’imposta ridotto e rimborsi più bassi

Detrazioni

I contributi versati si possono detrarre nella dichiarazione dei redditi seguendo le specifiche regole: è possibile, infatti, se i collaboratori sono stati assunti per prestare assistenza personale a persone non autosufficienti qualora il loro reddito non sia superiore ai 40mila euro. Si possono detrarre, perciò, fino a un massimo di 2100 euro (il 19%). Negli altri casi i contributi sono deducibili dal reddito fino a un massimo di 1.549,37 euro.

Impostazioni privacy