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Le startup del Lazio per l’innovazione della regione

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Easy-Quizzz

L’impresa del futuro è un’impresa digitale e tecnologica, un modo di lavorare e di produrre innovativo e sostenibile. Si tratta dell’impresa 2.0, dove i processi sono automatizzati, il personale é sempre più specializzato e il lavoro in modalità ibrida diventa sempre più comune. Per sopravvivere, sia aziende storiche laziali che giovani startup devono innovarsi.

E lo fanno con la tecnologia come il 3D o la realtà virtuale, come prova l’automazione del marketing digitale. Infatti, l’industria della promozione online sfrutta la tecnologia per raggiungere nuovi clienti, con annunci mirati e con tecniche di posizionamento e SEO internazionale che portano a risultati veloci e impossibili da negare. Sono soprattutto le startup del Lazio a voler innovare.

Con 1174 imprese categorizzate come “startup” e nate con la legge Startup Act. Sono aumentate del 60% rispetto al 2019,  danno lavoro a 2.700 persone e attraggono investimenti di oltre 36,2 milioni di euro nel 2021.

I numeri del 2022 e del 2023 sembrano destinati a crescere grazie ed iniziative regionali come il bando da 540mila euro per le startup culturali. Le domande sono state presentate da diverse imprese ad ottobre per promuovere lo sviluppo di giovani imprese in diverse industrie, incluse quelle della musica e delle tecnologie applicate ai beni culturali per un massimo di 30mila euro a progetto.  Altrettanto importante é il programma regionale chiamato “Startup Lazio!” che offre servizi a giovani imprese come il coaching, servizi di networking per connettersi con investitori e potenziali clienti e collaborazioni con grandi aziende.

Tutte queste iniziative della regione Lazio contribuiscono allo sviluppo del mondo delle startup laziali, che sono sempre più digitali ed automatizzate.

Ne è un esempio la giovane azienda Irreo che, in poco tempo, ha già ottenuto immensi successi. Nata nel 2019, questa startup 100% made in Lazio mette a disposizione diverse tecnologie che possono essere applicate a diversi settori. Tra i servizi offerti ci sono le mappe satellitari, algoritmi per stimare la composizione del suolo e strumenti per stimare l’umidità del suolo. Inoltre, la piattaforma satellitare di Irreo é utile per pianificare l’irrigazione in ambito agricolo, tagliando costi e tempi.  L’idea di questa startup laziale é talmente vincente da valere ben 850mila euro di investimenti da parte di Primo Space Fund.

Investimenti come questo sono importanti per promuovere nuove realtà locali che, altrimenti, potrebbero non avere opportunita o visibilità. Per questo la regione investe in startup, tanto da essere la seconda in Italia per investimenti totali con un totale di 75 milioni di euro da inizio 2022. Vengono premiate le idee che si concentrano sulla sostenibilità e che propongono un modo alternative di produrre e di fare impresa. Così si spiega il bando della Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma.

La capitale vuole diventare più smart a portata d’uomo e lo vuole fare con l’aiuto di aziende innovative che si dedicano a mobilita urbana ed ambiente. Si possono presentare le domande di partecipazione fino al 7 dicembre 2022 e solo sei startup verranno selezionate. Saranno quelle che sapranno usare tecnologie come il 5G e la blockchain per creare una città ottimizzata in ogni suo aspetto. Questo é il primo passo verso la trasformazione digitale che riguarda davvero ogni industria.

“In un momento difficile per le PMI italiane alle prese con rincari, la trasformazione digitale è un passo ineludibile,” ha detto Monica Lucarelli, assessora comunale alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità, “e accompagneremo le imprese nel percorso di trasferimento tecnologico, lavorando per continuare a essere protagonisti dell’imprenditoria di domani.”

Tutto grazie ad automatizzazione e startup.

 
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