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Ancora furbetti del Reddito di Cittadinanza: nei guai 3 persone, truffa allo stato di 23mila euro

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Ancora furbetti del Reddito di Cittadinanza: "beccate" dai carabinieri tre persone, per una truffa allo stato di 23mila euro.

Ancora furbetti del Reddito di Cittadinanza. La misura volta a contrastare la povertà – com’è noto – non ha mancato di destare polemiche ed inoltre, i casi accertati delle forze dell’ordine di coloro che percepiscono indebitamente il sussidio non mancano, purtroppo. Le modalità usate dai cosiddetti “furbetti” sono le più disparate: dichiarazioni false, inesatte, mancate comunicazioni circa le situazione familiari o patrimoniali e così via. Il tutto, ha come fine quello di percepire il sussidio anche in assenza dei necessari requisiti previsti dalla Legge. Alla luce di ciò, i controlli delle forze dell’ordine – tesi ad arginare il ripetersi di simili circostanze- non si fanno attendere. Controlli che hanno permesso di smascherare e denunciare tre persone. 

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I furbetti del reddito di Cittadinanza 

Pensavano di farla franca, di passare inosservati e di eludere i controlli dei carabinieri. Ma il condizionale appare d’obbligo ed i “furbetti” del Reddito di Cittadinanza hanno dovuto ricredersi, ridefinendo la geografia del loro piano. Ora, in un’operazione diretta dai carabinieri del Reparto territoriale di Aprilia, – che fa seguito di un’attività finalizzata proprio a contrastare l’illecita percezione del sussidio – i militari della stazione di Bassiano, in collaborazione con il personale dell’Ispettorato del Lavoro hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria tre presunti autori di reato che dovranno adesso rispondere di “truffa aggravata“. I fatti hanno permesso loro racimolare un gruzzoletto non da poco, arrecando allo stato un danno di 23mila euro. Mediamente, i tre, hanno tutti un’età pari a 40 anni e sarebbero circa 50 le mensilità del sussidio indebitamente percepite. 

Le false dichiarazioni 

Nella fattispecie, durante le indagini condotte dai militari, è stato possibile accertare che, all’atto di presentazione della domanda di Reddito di Cittadinanza i tre presunti autori del reato avevano falsamente dichiarato di essere residenti in Italia da oltre dieci anni. Ora, questa bugia, è costata loro una bella denuncia, le cui conseguenze dovranno essere affrontate davanti un giudice. 

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