E anche la dogana rischia di lasciare Aprilia. Una notizia che arriva come una doccia fredda per la città che negli ultimi anni ha perso troppi servizi. Un colpo che, se realizzato, sarà inferto allo sviluppo industriale di Aprilia già debole per la crisi economica e i pochi servizi rimasti. Lo sviluppo industriale dell’area di Aprilia è stato da sempre accompagnato dalla presenza di uffici doganali che sin dal 1968 si sono sempre più integrati con la struttura sociale e produttiva del territorio, tanto che nel 1978 era diventata dogana “pilota nazionale” per l’informatizzazione delle dichiarazioni doganali, caso unico di “dogana” interna a testimonianza dell’elevato standard professionale creatosi ad Aprilia. Il territorio di Aprilia è sede di alcuni tra i più importanti poli produttivi di aziende farmaceutiche, logistiche e commerciali nonché di un sempre più rilevante snodo degli scambi internazionali di prodotti agricoli, proprio per l’ubicazione strategica sulla via Pontina. “Gli sforzi che da anni il mondo industriale e commerciale fanno quotidianamente –spiega Giorgio Giusfredi- per crescere o in molti casi per sopravvivere, non sono stati accompagnati da impegni delle amministrazioni pubbliche sui servizi. E molti servizi sono stati addirittura chiusi come nel 2013 la gestione merci della stazione ferroviaria”. La dogana di Aprilia effettua circa 10 mila operazioni all’anno con otto operatori in servizio. “Si parla di accorpamento degli uffici di Aprilia alla dogana di Latina con trasferimento del personale –continua Giusfredi- in virtù di un piano di razionalizzazione delle dogane. Quali sono i criteri di questa riorganizzazione che penalizza ancora una volta la città di Aprilia?”. La dogana di Aprilia venne già “salvata” nel 2009, quando dagli uffici di via Enna, tramite un protocollo d’intesa, la provincia di Latina stanziò 190 mila euro per ristrutturare i locali dell’ex Claudia dove è tuttora. Ma evidentemente questo non basta. “Serve un’amministrazione che vuole bene al suo territorio e che ci crede. –spiega Giusfredi- in questi anni abbiamo assistito solo a servizi che hanno lasciato la città”. Nel 2013 vennero chiusi lo sportello Inps ad Aprilia e l’ufficio per l’impiego che, trasferitosi a Cisterna, ha mantenuto uno sportello ad Aprilia solo per le pratiche burocratiche. Poco prima dell’accorpamento degli enti previdenziali, era stato inaugurato ad Aprilia anche lo sportello Inpdap. Tutto in “fuga”. Sempre nel 2013 se n’è andato anche lo sportello Acqualatina, trasferendo la sua attività a Nettuno. Ora si ripresenta il caso della “dogana”. “Perché le varie amministrazioni locali non riescono a mantenere i servizi in questa città? –dice Giusfredi- E’ arrivato il momento di far valere con forza che Aprilia è la quinta città del Lazio che ha bisogno dei servizi, con un economia importante che dovrebbe essere sostenuta e non mortificata per creare occupazione e dare lavoro e dignità soprattutto ai giovani che credono e vogliono vivere la città”.

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