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Ardea, bando per la sistemazione delle terre ex Salzare e Banditella, Edelvais: «Comune solleciti la Regione Lazio»

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Ardea, bando per la sistemazione delle terre ex Salzare e Banditella, la consgliera Comunale di FDI Edelvais Ludovici esorta il Comune di Ardea a sollecitare la Regione Lazio.

«Il 24 dicembre 2019 era stata firmata una determina dirigenziale n. 1965 da parte del dirigente area IV servizio del Territorio con allegato un bando per la sistemazione delle terre dei comprensori ex  Salzare e Banditella, un bando tuttavia mai pubblicato dall’amministrazione comunale», scrive Edelvais. 

«Un bando patologico e lacunoso dove chiesi a gennaio 2020 di integrarlo con emendamenti e specificazioni al fine di renderlo alla portata dei cittadini che poi lo avrebbero adottato come strumento per l’alienazione dei  terreni di collettività civica.
Alla mia proposta di integrazione del bando richiesta con protocollo n. 3561 del 27.01.2020 a seguito ho ricevuto la seguente risposta con protocollo n. 21608/2020.
“Con riferimento alla nota in oggetto si precisa che tutt’oggi il bando per la sistemazione delle terre di demanio civico delle ex tenute Banditella risulta essere stato solamente approvato con determinazione dirigenziale n.1965 del 24/12/2019 e non ancora pubblicato, lo scrivente ufficio è in attesa della risposta da parte della Regione Lazio in merito alla natura degli usi civici gravanti, sarà quindi nostra cura rimodulare il bando a seguito della risposta regionale tenendo conto anche delle Sue osservazioni presentate”».

«Ad oggi però – prosegue Edelvais – Non si hanno più notizie o per meglio dire, i cittadini ad oggi non hanno più ricevuto notizie.
Chiedo all’amministrazione comunale di sollecitare la Regione Lazio alla risposta di quella proposta di bando anche perché ormai sono trascorsi ben 3 anni e 7 mesi circa e la clausola di salvaguardia art. 3 del decreto del demanio dello stato parlava di tre anni. È ora che l’amministrazione comunale e la Regione facciano la loro parte nel rispetto delle regole e nei confronti di una collettività che chiede di essere rispettata».

«Il comprensorio dei 706 ettari delle Salzare ha bisogno di essere vivo nel rispetto delle regole sociali, ambientali, sanitarie e regolarizzato dal punto di vista urbanistico e i cittadini dovranno essere liberi di chiedere la residenza che ancora su quelle terre non può essere rilasciata. I cittadini pagano profumatamente le tasse perché ricordo all’amministrazione pentastellata che i cittadini pagano le tasse e non possono essere definiti evasori, abusivi e marziani. La regolarizzazione di quelle terre per meglio dei comprensori ex tenuta “Le Salzare” potrà dare un volto diverso e dignitoso ad una città che nutre la voglia di essere considerata come tale», conclude il Consigliere comunale Dott.ssa Edelvais Ludovici.

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