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Raduno No-Vax ai Castelli Romani, preoccupa l’evento organizzato a Pratoni del Vivaro dal 10 al 13 febbraio 2022

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movimento no vax

Non sono bastate le denunce, una sfilza di ‘provvedimenti’, a Nicola Franzoni, leader del ‘Fronte di liberazione nazionale’. Lui, dichiaratamente no vax, seguitissimo sul canale ufficiale Telegram che conta oltre 13.000 iscritti è pronto per ‘radunare’ più persone possibili. Parla di ‘truppe’ e l’appuntamento è dal 10 al 13 febbraio ai Pratoni dei Vivaro, a pochi passi dalla Capitale, un vasto altopiano che ricade tra i Comuni di Rocca di Papa e Velletri, ai Castelli Romani. E’ qui che è stato annunciato un mega raduno dei no-vax, con l’obiettivo di alzare la voce, di farsi sentire, ancora una volta, di lottare quella che da tempo, ormai, definiscono ‘dittatura sanitaria’.

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Mega raduno no-vax ai Pratoni del Vivaro

Il Prefetto di Roma sarebbe pronto con il divieto, ma l’allerta resta massima per quell’appuntamento diffuso sui social perché la ‘paura’ è che si possa passare dalle parole ai fatti e che i no vax e i no green pass si radunino davvero alle porte della Capitale. E lo facciano per più giorni, dal 10 al 13 febbraio, come ha annunciato l’esponente, il ‘leader’ Franzoni. Lui che nel video su Telegram definisce gran parte dei politici ‘pagliacci’, lui che incita il popolo a svegliarsi. “Quando si metterà in campo per cambiare le regole? La pandemia – tuona con sprezzo–  non esiste, è una finta pandemia. Bisogna unire il massimo delle truppe ai pratoni del Vivaro, fuori Roma, dal 10 al 13 febbraio. E’ inutile ascoltare le manfrine, è il popolo che cambia la storia del paese. E io non credo che ci possano negare questo permesso”. Ne è convinto Franzoni, ma la Prefettura sembrerebbe aver deciso di dire ‘no’ a questa iniziativa. 

Raduno No Vax ai Castelli Romani

Intanto, la preoccupazione cresce per quel raduno che potrebbe far aumentare i contagi, quell’appuntamento con matrice neofascista che sta allarmando da giorni, al punto che  il Comitato Provinciale dell’ANPI di Roma e le sezioni dei Castelli Romani continuano a ribadire con forza la loro ferma contrarietà a una tale manifestazione sul territorio.

“La libertà di manifestazione – spiegano nella nota – e di riunione è sacrosanta, ma non quando rischia di minacciare la sicurezza altrui e quando è contraria ai principi democratici e di convivenza civile propri dell’ordinamento repubblicano. Basandoci sui precedenti di simili raduni che hanno visto la partecipazione cospicua di forze politiche e personaggi provenienti dagli ambienti neofascisti e su alcune comunicazioni degli organizzatori di quest’ultimo (come quelle che invitano a portare mezzi pesanti ed annunciano un addestramento “paramilitare”), nonché soprattutto sui dati epidemiologici attuali, che mostrano un netto prevalere dei non vaccinati tra i ricoverati gravi, riteniamo che questo raduno non possa che rappresentare un pericolo per la sicurezza di tutti gli abitanti della zona dei Castelli Romani. Auspichiamo una pronta risposta delle altre Amministrazioni comunali del Parco dei Castelli Romani all’appello della sindaca di Rocca di Papa Veronica Cimino per la convocazione di un tavolo dei Sindaci del territorio per risolvere il problema. Invitiamo tutte le Amministrazioni comunali della zona ad attivarsi presso la Prefettura di Roma affinché questo raduno venga impedito, sia per evitare che in un territorio come questo, pieno di storia partigiana e antifascista, abbia luogo una manifestazione contraria alla Costituzione e alla storia che l’ha generata, sia per tutelare e preservare l’integrità dei luoghi del Parco Regionale dei Castelli Romani. Chiediamo un celere intervento della Prefettura e del Ministero dell’Interno (al quale è pervenuta anche un’interpellanza parlamentare sottoscritta dai Senatori Elena Fattori, Gregorio De Falco e Maurizio Buccarella) contro questo raduno. Siamo pronti a mobilitarci in sostegno delle Amministrazioni Comunali che aderiranno a questo appello e si attiveranno presso gli organi di sicurezza competenti”. 

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