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Madonna di Trevignano, nei guai anche il marito Gianni Cardia: a processo per abusi edilizi

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Guai con la giustizia anche per Gianni Cardia, il marito della veggente Gisella

Guai con la giustizia anche Gianni Cardia, marito della veggente di Trevignano Romano Gisella. Rinviato a giudizio dal tribunale di Civitavecchia per abusivismo edilizio il marito della sensitiva. Al centro della vicenda giudiziaria in corso l’Ente Parco di Bracciano e Martignano, all’interno del quale ricade il terreno privato teatro delle presunte apparizioni che nel corso di queste settimane sono finite al centro dell’attenzione mediatica dando adito a non poche polemiche. 

Madonna di Trevignano: via il gazebo abusivo di Gisella Cardia. Arrivano i vigili

I presunti abusi edilizia del marito di Gisella, Gianni Cardia 

I presunti abusi edilizi che vengono contestati, come detto, sono all’interno del terreno nel quale il giorno tre di ogni mese Gisella Cardia dice di vedere la Madonna, la quale le consegna dei messaggi per i fedeli e dove peraltro, sono centinaia le persone che si radunano per la recita del rosario. Terminate le indagini della Procura di Civitavecchia, adesso è tempo di dare il via al processo per i presunti reati suddetti. Dopo la demolizione del gazebo abusivo, sono attesi oggi vigili urbani e giardia parco nel terreno di Via Campo delle Rose per notificare la parziale ottemperanza dell’ordinanza dell’Ente Parco. 

La rimozione del gazebo abusivo 

La rimozione del gazebo abusivo è avvenuta ieri mattina quando i vigili sono giunti in Via Campo delle Rose e hanno provveduto a fare piazza pulita della struttura. Quest’ultima è una copertura che rispetto all’entrata si trova sul lato sinistro, copertura che la veggente e suo marito avevano fatto mettere “per riparare le persone disabili dal sole e dalla pioggia”. Oltre al gazebo sono state sequestrate anche diverse panche che venivano usate per la preghiera dei fedeli, radunati solitamente nell’area per la recita del rosario e per ascoltare i messaggi della Madonna. Disposte a semicerchio davanti alla statua sacra, più di 60 le panche sequestrate. 

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