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Prima la uccide, poi scappa con la figlia di 8 anni: 41enne tunisino fermato a Civitavecchia

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Avrebbe dovuto amarla, proteggerla invece l’ha uccisa ed una volta commesso l’efferato gesto è scappato, portando con sé la figlia di 8 anni. I fatti sono avvenuti in Francia ma l’uomo è riuscito a scappare arrivando in Italia. La sua fuga è stata, tuttavia, interrotta a Civitavecchia quando J., Y., 41enne tunisino, è stato arrestato dalla polizia. 

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L’uccisione della moglie e la fuga con la figlia maggiore 

Nella notte dello scorso martedì il 41enne ha strangolato la compagna ed è poi scappato con la bambina. I fatti sono avvenuti a Dunkerque, cittadina di circa 86mila abitanti al confine con il Belgio e che si affaccia sul Canale della Manica. A scoprire l’omicidio la madre della donna che ha poi fatto scattare l’allarme anche perché dei quattro bambini presenti in casa, di 8, 7, 2 anni e mezzo e sette mesi, ne mancava all’appello una, la maggiore. L’uomo ha infatti avuto dalla donna tre figli mentre la madre della piccola di 8 anni è residente a Roma. 

L’arrivo in Italia 

È dunque iniziata la fuga dell’uomo il quale è riuscito ad arrivare in Italia ma non senza lasciare tracce. Una delle prime si è infatti registrata giovedì ad Imperia, dove l’uomo ha perso o gettato i documenti. Inoltre, ha poi effettuato dei pagamenti prima ad Albenga e poi a Genova. Partita a questo punto la segnalazione a Civitavecchia in quanto poteva essere una delle sue destinazioni, a farlo pensare sia il fatto che proprio giovedì parte il traghetto diretto a Tunisi sia la disponibilità di contante che aveva con sé. L’uomo è arrivato a Civitavecchia sul Frecciargento delle 16.15 diretto a Roma ma ad aspettarlo c’erano gli uomini della polfer, della commissariato e della Polizia di Frontiera. 

Il fermo 

Inusuale la scena per i passeggeri in procinto di scendere dal treno o salire che si sono trovati la porta chiusa pur premendo il pulsante con insistenza. Al capotreno era stato, infatti, chiesto di aprire una porta sola, ovvero quella che poi gli agenti avrebbero usato per compiere il fermo. Senza opporre resistenza, l’uomo è stato identificato ed ha poi confessato tutto, dicendo anche che la destinazione del suo viaggio era Roma in quanto voleva riconsegnare la bambina alla mamma e quindi, costituirsi. 

 

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