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Nettuno, ubriaco e drogato pesta di botte l’ex compagna: arrestato

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Ennesima storia di violenza sulle donne, quella che è avvenuta a Nettuno. Dopo lunghe indagini condotte dalla Polizia di Stato, è stato ferma un uomo nel Comune nettunense. Il soggetto da tempo compiva violenze sulla propria compagna, alterato nei comportamenti da perenne utilizzo di bevande alcoliche e soprattutto sostanze stupefacenti. Una situazione che la donna, temendo per la propria vita, ha deciso di denunciare alla Polizia. 

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Gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Anzio-Nettuno, a seguito di approfondite indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Velletri, quale aggravamento della misura degli arresti domiciliari cui era sottoposto dall’ottobre scorso, nei confronti di un 54enne gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia.

L’uomo, a seguito della denuncia sporta dalla sua ex compagna che lo aveva denunciato per i continui maltrattamenti subiti nel corso della loro convivenza, anche in conseguenza dell’abuso di alcol e droghe, era stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Tuttavia, lo stesso aveva più volte violato la misura, rientrando in ritardo rispetto alle autorizzazioni concessegli e allontanandosi arbitrariamente dalla propria abitazione in più occasioni.

La situazione ci rilancia, purtroppo, nel noto problema della violenza di genere. Anche questa volta, all’occhio delle cronache, la storia di un marito violento, le botte verso una signora indifesa e un’approssimativa paura nel denunciare le aggressioni subite. Ma come si sente su fin troppi giornali, spesso il rischio di perderci la vita è alto in queste faccende. Una situazione che ha spinto la donna a denunciare le sevizie subite dal marito, oltre a tutelarsi nel miglior modo da future violenze e soprattutto situazioni dove poteva addirittura morire. Ancora una volta, si dimostra come l’atto di denunciare risulta necessario in queste faccende. 

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