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Ostia, fine del commissariamento. I commenti di politici e cittadini

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Ad Ostia ed in tutto il X Municipio romano il commissariamento per mafia è giunto al termine. Le parole di Vulpiani di ieri sembrano non lasciare adito a dubbi: si tornerà alle urne tra Ottobre e Novembre (forse il 5 novembre, in concomitanza con le elezioni siciliane) per ri-eleggere democraticamente il presidente del municipio.

E’ tempo, a questo punto, di tracciare un bilancio sull’operato della commissione prefettizia. Abbiamo raccolto i commenti delle forze politiche e di alcuni cittadini ostiensi.

I COMMENTI POLITICI: LA SODDISFAZIONE DI SI E LA PRUDENZA DI PD E M5S

Sinistra Italiana giudica con moderato favore l’operato di Vulpiani.

Il commissariamento del Municipio X- ci dice il coordinatore locale, Marco Possanzini è stato un provvedimento necessario al fine di realizzare un vero e proprio reset amministrativo, per cancellare tutte quelle storture e quelle nefandezze che avevano determinato il radicamento del malaffare nella gestione amministrativa del Municipio“.

E aggiunge: “Confidiamo nel faticoso lavoro di bonifica fatto dal Prefetto Vulpiani e dai suoi collaboratori ma siamo consapevoli che contro le mafie presenti sul litorale laziale e quindi anche nel nostro Municipio non possiamo di certo abbassare la guardia“.

Marco Possanzini

Infine attacca la giunta Raggi per le responsabilità, secondo lui, disattese.

L’azione di ripristino della legalità messa in campo dalla commissione avrebbe dovuto essere sostenuta con forza e irrobustita dalla presenza fattiva, sinergica e amministrativa della Giunta Raggi, una presenza che a nostro giudizio non c’è stata ed ha amplificato quella sensazione di inefficacia e di abbandono amministrativo che in questi mesi i cittadini del Municipio hanno percepito. Se la Giunta Raggi fosse stata più presente nel Municipio avremmo avuto risultati sensibilmente migliori rispetto a quelli ottenuti“.

Il più diretto interessato M5S, invece, si muove con prudenza in attesa del decreto del Viminale per l’indizione delle elezioni. La candidata alla presidenza Giuliana Di Pillo ci ha detto di voler attendere la fine del suo mandato istituzionale da delegata ai municipi della sindaca Raggi (in scadenza il 31 agosto) prima di esprimersi in maniera diretta, richiesta che noi rispettiamo.

I rapporti tra la sindaca e la Di Pillo da una parte e Vulpiani dall’altra sono comunque apparsi molto buoni nel corso degli ultimi mesi, teatro di una stretta collaborazione tra la giunta capitolina e la commissione prefettizia soprattutto per la gestione delle concessioni balneari e la questione del rifacimento delle strade (che è finalmente partito in maniera significativa, anche se a vari mesi di distanza dall’inizio promesso).

Giuliana di Pillo con Vulpiani, Paolo Ferrara e la Sindaca Raggi

Anche il Partito Democratico, quello sicuramente più in difficoltà per le prossime elezioni vista la vicenda dell’ex presidente Tassone (arrestato nel 2015 per collusione col sistema di Mafia Capitale), mantiene il riserbo, posticipando il giudizio dopo l’uscita della relazione finale della commissione prefettizia.

Intanto non circola ancora nessun nome realmente spendibile per la candidatura dem che, oramai, ha poco tempo per essere svelata. 

GLI ATTACCHI DA DESTRA: TERRITORIO ALLO SBANDO

A destra, invece, i toni sono sensibilmente più duri.

Per Monica Picca, coordinatrice di Fratelli D’Italia bisogna votare il prima possibile “per ripristinare la democrazia su un territorio martoriato e allo sbando: c’è bisogno di una classe politica di governare e dare risposte concrete in breve“.

Forza Italia è sulla stessa posizione e critica il commissariamento.

Il Commissariamento– ha detto la coordinatrice Mariacristina Masi a Il Tempo- non produce una maggiore e proficua presenza dello Stato, ma al contrario, sacrifica settori produttivi del territorio. Ci siamo forse chiesti quanto, in questi anni il X Municipio abbia perso in termini economici? Quante attività produttive abbiano diminuito i propri introiti e soprattutto quante perdite di posti di lavoro ci siano state? Tutto ciò non infonde al cittadino l’idea che lo Stato sia dalla sua parte, ma lo allontana sempre di più dalle istituzioni, provocando una sfiducia contagiosa sopratutto tra i giovani. Anche l’emergenza legalità non verrà superata se persiste questo stato di crisi economica e politica. Bisogna votare al più presto”.

Mariacristina Masi e Monica Picca

Ma a smontare del tutto l’operato di Vulpiani è CasaPound.

Per Carlotta Chiaraluce: “Questi due anni hanno solo paralizzato e affossato questo territorio. Non c’è una battaglia che il commissariamento ha intrapreso e ha poi portato a termine: dai sequestri delle spiagge poi non convalidati dalla magistratura, al mancato sgombero della ex Colonia Vittorio Emanuele che i commissari avevano promesso sarebbe avvenuto prima di fine mandato. Questo commissariamento farsa è servito alla mala politica, in primis al PD, per ripulirsi la faccia dal malaffare che avevano commesso nelle stanze del municipio e ad altri politici locali, come i rappresentati del #M5S, per fare carriera. Gli unici ad averci rimesso sono i cittadini e interi quartieri su cui è stato scientemente puntato il dito e che sono stati stigmatizzati e abbandonati al degrado e su cui questa etichetta di mafia peserà per sempre“.

I COMMENTI DEI CITTADINI: POCHI RISULTATI, MA CLASSE POLITICA IMPREPARATA

Venendo ai cittadini, per Andrea Rapisarda dell’organizzazione di cittadini Ostia Protagonista: “Il bilancio sull’operato di Vulpiani è negativo. Negli ultimi due anni l’apporto verso le richieste dei cittadini e delle associazioni territoriali è stato nullo. Lettere su lettere senza mai nessuna risposta. E’ vero, mancava un rappresentante politico al livello popolare, era pure normale questa situazione, ma non si è venuti incontro nel tentare di risolvere la distanza tra commissario e cittadinanza. Mi spiace vedere che molti lavori (come Corso Duca di Genova e Viale Vasco da Gama) si stiano svegliando con le campane delle elezioni tra pochi mesi. Sono lavori che potevano essere ben fatti anni addietro. I rapporti tra gli uffici e i cittadini non sono migliorati. Sulla tematica degli interventi contro la legalità e la mancanza di sicurezza, poi, ho molti dubbi viste le scene di violenza in pieno giorno. Anche i luoghi di aggregazione sono totalmente incustoditi, come la stazione di Ostia antica. Avvengono molti furti. Non facciamo bella figura con i turisti. Serve tornare in strada a discutere con i cittadini dei problemi del territorio. E’ ottimo che si vada a votare“.

Per Francesco V., residente ad Ostia, invece: “I lavori portati avanti sono stati molti, ma poco noti”.

Circa la scelta alle prossime elezioni, però, c’è anche molto sconforto.

Stefania G., una vita spesa nel sociale, ha detto ieri a Il Messaggero: “In questo momento non c’è una classe politica preparata. Non possiamo permetterci di tornare indietro. Abbiamo ancora bisogno di legalità“.

Così l’insegnante e operatore sociale Stefano T., che polemizza: “Non ho visto e non vedo politici pronti. Non hanno saputo finora fare proposte belle se non fare azioni polemiche o dimostrative“.

Per lui sarebbe meglio andare “avanti con un commissariamento serio e attivo“.

Il Commissariamento, però, è concluso e la campagna elettorale, ora, entra nel vivo.

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