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Ostia. Maniaco dell’ascensore, il giudice dispone i domiciliari: ‘È malato’

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Ostia maniaco ascensore il giudice lo scarcera e dispone i domiciliari

Aveva seminato il terrore a Ostia, seguendo le bambine e poi infilandosi negli ascensori con loro per calarsi gli slip e mostrare i genitali. Ormai per la città del litorale romano era diventato un incubo dal quale proteggere le adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 13 anni. L’arresto aveva fatto tirare un sospiro di sollievo ai tanti genitori ormai ossessionati da questa presenza. Ma ora il giudice ha deciso di scarcerarlo e di applicare una pena meno afflittiva, il 40enne sarà, infatti ristretto ai domiciliari. 

Le conclusioni dei magistrati e la modifica della misura

Ma i magistrati di piazza Clodio che sono stati chiamati a pronunciarsi sulla vicenda hanno anche ritenuto che i comportamenti dell’uomo non configurino la tentata violenza sessuale. Unica condanna per il 40enne è stata la corruzione di minore, reato per il quale gli è stata comminata una pena a 1 anno e 4 mesi di reclusione. Tutto questo, però, prevedendo anche di sottoporre l’uomo a un percorso di recupero. Un pronunciamento, tutto sommato, mite per l’imputato alla luce dell’esito della perizia che avrebbe accertato un vizio, seppure solo parziale, di mente.

Erano stati tre i casi accertati nell’autunno del 2022

Erano stati tre i casi accertati nell’autunno del 2022, precisamente tra settembre e ottobre, in cui l’uomo avrebbe molestato altrettante ragazzine in ascensore. In più ci sarebbe stato il racconto di una 12enne che avrebbe riferito nel dettaglio cosa le era capitato. Pedinata dal 40enne fino a casa, la giovanissima si sarebbe trovata nell’ascensore con l’uomo che si sarebbe calato i pantaloni e le avrebbe mostrato i genitali e poi l’avrebbe anche seguita urlando ‘ non ti faccio niente’. E dopo l’arresto la linea difensiva era stata sin da subito dimostrare l’instabilità mentale del 40enne. Una posizione, seppure in parte, condivisa dalla magistratura capitolina che ha disposto una misura meno afflittiva del carcere: i domiciliari.

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