Home » Ostia News » Ostia, ‘Ti ammazzo’ e prende a calci il portone della ex: arrestato 32enne

Ostia, ‘Ti ammazzo’ e prende a calci il portone della ex: arrestato 32enne

Pubblicato il
Carabinieri Ostia

Qualche tempo fa si era presentato fuori il portone di casa della ex e l’aveva minacciata: ‘Ti ammazzo’. La donna si era rifiutata di farlo entrare in casa e di fronte a quel diniego l’uomo sembra avesse perso la testa e iniziato a prende a calci la porta. Un trambusto che aveva indotto un vicino, preoccupato per quanto stava succedendo, a chiedere aiuto ai Carabinieri.

Eseguito il provvedimento di reclusione del 32enne ai domiciliari

A seguito di denuncia della vittima e su richiesta dei Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Ostia, tramite la Procura di Roma, il Gip ha emesso nei confronti dell’ex violento, un 32enne romano, ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari perché gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nei confronti della ex convivente. Provvedimento al quale hanno dato seguito i militari di Ostia.

L’aggressione verbale dell’uomo alla ex e i calci al portone

Gli uomini dell’Arma erano intervenuti il 27 novembre presso l’abitazione della donna, in zona Ostia Antica e, a seguito di indagini hanno  appreso che poco prima, l’ex compagno della donna, non accettando la fine della loro relazione sentimentale, avvenuta nel mese di luglio, si era presentato davanti la porta di ingresso dell’appartamento della vittima, in evidente stato di agitazione, pretendendo di entrare in casa. Al rifiuto della ex, l’uomo ha iniziato a prendere a calci la porta di casa minacciandola di morte.

La vittima ha sporto denuncia

La vittima ha sporto regolare denuncia – querela ai Carabinieri che, con gli elementi di prova raccolti, hanno consentito alla Procura della Repubblica di Roma di richiedere e ottenere dal Tribunale il provvedimento cautelare nei confronti dell’indagato. Misura eseguita direttamente dai militari di Ostia.

Si precisa che considerato lo stato del procedimento penale, indagini preliminari, l’uomo deve considerarsi innocente fino ad eventuale condanna definitiva.

Impostazioni privacy