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Concessioni demaniali a Torvaianica, Port Royal, dal bando… allo sbando: stabilimento devastato

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Port Royal

Le concessioni demaniali a Torvaianica continuano a far discutere. Dopo la doppia sentenza a favore dello stabilimento “Bagni Belvedere”, adesso ritorna alla ribalta il Port Royal. Ristorante e spiaggia con cabine, fino al 2020 era un punto di riferimento per residenti e villeggianti della zona sud di Torvaianica. Ma poi la nota vicenda delle concessioni, decadute per 9 stabilimenti tra cui appunto il Port Royal, ha portato alla desolazione pi completa nel giro di due anni.

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Gestori morosi e concessione decaduta

24 mesi in cui si è andati avanti a suon di ricorsi, perché i precedenti titolari della concessione non hanno mai accettato le ragioni addette dal Comune in merito alla decadenza. Della vicenda, ricorderete, abbiamo ampiamente parlato. I titolari contestavano sia i canoni OMI che le modalità in cui aveva operato l’amministrazione comunale. Secondo Cinzia Cavolini e Walter Galli, all’epoca titolari del ristorante/stabilimento balneare, il Comune non aveva mai voluto incontrarli per arrivare a un’intesa, costringendoli a lasciare l’attività ad inizio stagione.

Per il primo periodo furono costretti a sorvegliare la spiaggia, affinché nessuno andasse in quella che era diventata proprietà comunale. Poi neanche quello. Prese le loro cose, Cinzia e Walter, pur proseguendo la battaglia legale contro l’amministrazione pometina, non misero più piede nell’attività che li aveva visti protagonisti per lunghi anni.

Port Royal

Port Royal rifugio di sbandati: all’interno devastazione e sporcizia

Da subito la struttura, abbandonata a sé stessa, è diventata facile preda degli sbandati della zona. Accampamento di fortuna di spacciatori e drogati, di senza fissa dimora e di persone di passaggio, adesso appare desolante e devastata. Ancora oggi, nonostante i blitz delle forze dell’ordine, che a volte riescono anche a fermare qualcuno, lo scenario che si presenta è simile a quello che c’era all’interno dell’ecomostro di Piazza Ungheria.

L’unica differenza è che qui, per fortuna, non ci sono tracce di escrementi a terra. Forse perché esiste il bagno. Per il resto il tanfo è simile, anche se arriva l’odore del mare. Ci sono bottiglie di birra ovunque. Stracci, vestiti, roba ammucchiata. Due materassi buttati a terra. Sporcizia dappertutto. E devastazione. Segni di bruciato. Raccontarlo non rende l’idea. Solo due anni fa qui c’era la sala di un ristorante. Adesso sembra di stare in una zona di guerra. 

C’è poi l’assegnazione al vincitore del bando. Che avviene solo ad aprile di quest’anno, anche qui a suon di ricorsi. L’iter è caratterizzato da dimissioni e reintegri, oltre che con tempi lunghissimi. Per questo un dipendente comunale che vuole rimanere anonimo ci ha inviato una lettera indirizzata al Segretario generale, chiedendo la pubblicazione della stessa. 

Port Royal
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Lettera aperta al Segretario del Comune di Pomezia

“Gentile Dottoressa, nella qualità di responsabile anticorruzione, accetti cortesemente questa modalità di comunicazione, è per la mia sicurezza, così sono certo di mantenere l’anonimato.

Le chiedo formalmente un controllo successivo di regolarità amministrativa sulla gara di affidamento della concessione demaniale stabilimento balneare “Porto Royal” Torvajanica. Dal sito online può scaricare la determina n. 486 del 12 aprile 2022 e gli otto verbali della commissione aggiudicatrice e verificare quanto vado a segnalare.

A parere dello scrivente, appare strano e ragionevolmente immotivato che, dopo aver aperto le offerte il giorno 15/06/2021 e fissato per il 18/06/2021 la data per la commissione “riservata” per l’assegnazione, dopo che tutti i commissari avevano probabilmente preparato le schede tecniche di valutazione, il Presidente abbia deciso, il giorno 17/06/2021, per il rinvio a data da destinarsi della commissione, come si evince dal verbale n. 4 del 09/07/2021. Ma non solo.

  1. Il giorno 07/07/2021 rassegna e protocolla le dimissioni per indisponibilità personale l’Architetto Silvia Proietti, che viene prontamente sostituita dal rag. Massimiliano Bravi (determina dirigenziale n. 954).
  2. Il giorno 08/08/2021 si riunisce la commissione con il nuovo membro, vedi verbale n.3, verbale redatto dall’architetto Sciarra, dove viene riportata l’esclusione di 2 partecipanti, perché, sentito il demanio marittimo, non rispettano sagoma e volumetria. Vengono redatte le schede valutative per le altre 2, rinviando al 09/07/2021 il completamento dei lavori in seduta pubblica.
  3. Il giorno 09/07/2021, con determina dirigenziale n. 958 come si evince dalla stessa, viene nominato in surroga del dimissionario architetto Sciarra Giuseppe (non ci sono riferimenti di protocollo) il Funzionario Paola Mugnaini. La commissione così composta approva il risultato precedente e dichiara vincitore la società “Il Tirreno srl” (verbale n. 4).

Le sostituzioni dei sostituti

Da adesso in poi assistiamo a una sorpresa, dopo tanta fretta nel sostituire i commissari dimissionari per arrivare a un risultato finale, bisogna aspettare fino all’11 ottobre 2021, data in cui un altro Dirigente, del settore V, sospende l’assegnazione definitiva con determina n. 1343.

Lo stesso dirigente settore V, con determina n.1645 del 07/12/2021, rimette mano alla commissione e sentito il Dirigente Presidente della commissione, che gli chiede di inserire commissari tecnici e non amministrativi (in contrasto con le scelte dello stesso dirigente che in altre commissioni inseriva amministrativi, vedi det. n. 358 del 23/03/2021, stabilimento Cleopatra), sostituisce i sostituti e rimette in pista i sostituiti architetto Proietti e architetto Sciarra.

La nuova commissione ricomincia tutto da capo, rifà le schede e la vicenda si conclude il giorno 01/02/2022 con l’assegnazione alla società D’Amore e D’Accordo. Il Dirigente settore V con determina n. 486 del 12 aprile 2022 assegna definitivamente la concessione.

Riponendo la mia fiducia nel Suo operato e augurandole buon lavoro, auspico che vengano fatte le opportune verifiche, anche attraverso una ricerca alla Camera di Commercio sui soggetti coinvolti in questa assegnazione”.

Lo stato della struttura

Da aprile ad oggi nessun intervento è stato fatto. Così come prima ancora, dal momento in cui i vecchi assegnatari della concessione sono andati via, con il risultato che la struttura si trova nelle condizioni che si possono vedere nelle immagini qui sotto. i danni arrecati all’interno sono notevoli. Chiunque può entrare, perché la porta principale non è mai stata chiusa a chiave, mentre quella sul retro, che dà verso la spiaggia, è stata bloccata con un’asse di legno. Ormai a stagione balneare iniziata, non c’è quindi segno di lavori che lascino presagire un’estate con ombrelloni, cabine e ristorante aperti. Quello che ci si augura e che, almeno, venga fatta pulizia.

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