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Pomezia, perde casa e residenza, adesso è nel limbo della burocrazia: «Non posso fare i documenti né accedere a qualunque servizio»

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Comune di Pomezia

Senza residenza e dunque senza la possibilità di richiedere, o accedere, a qualsiasi servizio. Che sia quello sanitario o a quelli per le agevolazioni economiche spettanti alle persone in difficoltà. E’ questa la storia che arriva da Pomezia con “vittima” un 65enne, rimasto impantanato nell’ennesimo corto-circuito della burocrazia italiana. E uscirne è tutt’altro che facile.

La storia di Roberto

L’uomo a seguito di alcune vicissitudini familiari si è ritrovato senza casa e, in seguito, ha perso anche la residenza. Da tempo ormai vive pertanto una situazione a dir poco surreale non avendo nemmeno la possibilità di fare la carta di identità. Senza residenza infatti non si può accedere praticamente a nulla. 

«Attualmente sono senza fissa dimora e mi arrangio con sistemazioni di fortuna», ci racconta l’uomo. «Senza residenza non posso chiedere le agevolazioni e i diritti spettanti al cittadino in difficoltà. Non ho documenti, non ho la carta d’identità, e nemmeno la tessera sanitaria». Senza questi dati anche la vaccinazione anti covid è preclusa: «Vorrei, ma non posso farla. E se mi ammalo? Chi ne risponderà, se dovessi contrarre il Covid? Diranno che sono un no-vax, perché non mi sono vaccinato? O qualcuno avrà il coraggio di assumersi le sue responsabilità e dire che mi è stata negata la possibilità di avere anche la tessera sanitaria?».

Le versioni contrastanti con il Comune di Pomezia

Roberto dunque, a più riprese, si è rivolto al Comune per “chiedere la residenza alla casa comunale di Pomezia” in modo tale da sciogliere la matassa burocratica in cui è rimasto impigliato. Tuttavia l’Amministrazione, da noi contattata, ci ha fatto sapere che “benché la vicenda dell’uomo sia nota agli Uffici preposti si tratta di un caso più complicato di quanto possa sembrare dato che la persona in questione risulta residente nel Comune di Ardea”.

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La replica

L’uomo però ribatte: «Questo non è vero. Non ha mai fatto richiesta di residenza a nessun altro Comune. Da sempre sono stato residente a Pomezia». E per dimostrarlo, il 30 giugno ha protocollato all’Ente pometino una “dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà” all’attenzione del Sindaco Zuccalà, dell’Ufficio Anagrafe e del Comandante della Polizia Locale Angelo Pizzoli, regolarmente ratificata il giorno seguente, in cui ha messo nero su bianco quanto asserito. Ma non è l’unico atto: il 30 marzo scorso il 65enne aveva inoltrato una richiesta analoga, nella quale si attestava che l’uomo era sempre stato residente a Pomezia. Anche qui però nessuna risposta.

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