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Pomezia, scippa la borsa a una donna e scappa: i passanti lo inseguono e recuperano il bottino

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piazza pomezia

Sembra una favola di Natale appena fuori tempo, ma dovrebbe essere la realtà quotidiana: quella della non indifferenza e della solidarietà, del non voltarsi dall’altra parte visto che non è successo a noi. Siamo a Pomezia, in pieno centro. Ieri mattina, in via Virgilio, una donna verso le 11:30 sta camminando a piedi nei pressi della scuola elementare Don Bosco, quando viene scippata da un giovane di circa 20 anni.

La donna inizia a urlare “Al ladro, aiuto, al ladro!” e, istintivamente, alcune persone – uomini e donne, sia giovani che anziani – iniziano a rincorrere il ragazzo che nel frattempo si era dato alla fuga. Grazie all’intervento di molte persone contemporaneamente, il malvivente inizia a sentirsi braccato: cerca di correre il più veloce possibile, ma alle sue calcagna sono ormai in tanti. Il più atletico dei soccorritori, dopo un inseguimento di qualche centinaio di metri, riesce ad acciuffare il ladro.

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Ladro scippa una borsa: passanti lo inseguono e recuperano il bottino, la testimonianza

“Non eravamo lì per arrestarlo o peggio per picchiarlo – racconta l’uomo che è riuscito per primo ad agguantare il ragazzo, descrivendolo con tratti inconfondibilmente extraeuropei – non era di certo il nostro compito, né la nostra intenzione: in quel momento il nostro pensiero era solo quello di recuperare il maltolto“.

Il ladro infatti capisce che il suo intento è andato fallito e lascia la borsa nelle mani dell’uomo che lo ha raggiunto, tra gli sguardi attenti di tutti coloro che nel frattempo gli bloccavano tutte le vie d’uscita.
Intanto, con il fiatone, arriva anche la signora derubata, che ancora non ha capito cosa sia successo dopo essere stata scippata. Le sue prime parole sono: “Ci siete riusciti?”, poi vedendo la sua borsa, sul suo viso esplode un sorriso e inizia a ringraziare tutti. Ma le resta ovviamente la paura vissuta per questa brutta esperienza. 
“Vi racconto quanto accaduto – prosegue l’uomo che vuole restare anonimo – solo per sensibilizzare chi di dovere del fatto che questa città sta perdendo sempre più la giusta attenzione sulla sicurezza: non dobbiamo sperare solo nella disponibilità del prossimo, perché nel lungo andare può diventare pericoloso e irrecuperabile. Forse le piste ciclabili e i monopattini possono servire, ma fino a un certo punto. Ora basta giocare, adesso pensiamo anche un po’ alla sicurezza di Pomezia!”
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