Home » News Roma » Barcone affondato nel Tevere, è il Lian Club. Il musicista: ‘Ho lasciato tutto e sono scappato’

Barcone affondato nel Tevere, è il Lian Club. Il musicista: ‘Ho lasciato tutto e sono scappato’

Pubblicato il
lian club

È il Lian Club, un noto bar e ristorante con una terrazza per cocktail e vista sulla città, il barcone affondato ieri pomeriggio a Roma nel Tevere, all’altezza di ponte Cavour, nella golena di destra. A notare che qualcosa non andava, intorno alle 17:00, sono stati gli agenti della polizia locale, che hanno visto che il mezzo fluviale stava imbarcando acqua, inclinandosi pericolosamente. Sono quindi scattati i soccorsi, nel tentativo, rivelatosi purtroppo inutile, di salvare il barcone.

Operazioni di soccorso durate tutta la notte

Nell’immediato gli agenti della Polizia Locale, reparto tutela fluviale, hanno avvisato i vigili del fuoco e disposto la chiusura della pista ciclabile nel tratto corrispondente alla posizione del barcone. Sono quindi arrivati i vigili del fuoco, che hanno operato sia a bordo dell’imbarcazione che nelle acque del Tevere con una squadra di sommozzatori. Sul barcone i vigili del fuoco hanno cercato, grazie a una motopompa, di drenare l’acqua. Nel contempo, i loro colleghi sommozzatori perlustravano dal fondo esterno l’imbarcazione per capire dove fosse la falla.

Sul posto è giunta anche un’ambulanza del 118, per prestare soccorso a uno dei camerieri, caduto nei primi momenti della messa in sicurezza del barcone. Nel locale ieri sera ci sarebbe dovuta essere una festa e il personale era già a bordo per allestire la sala. Le operazioni di soccorso sono durate diverse ore. Nella tarda serata, nonostante l’intervento dell’autopompa, il barcone era ancora inclinato a causa dell’acqua che continuava ad entrare. Le operazioni sono proseguite tutta la notte. Questa mattina sarà il titolare a dover valutare il danno dell’imbarcazione e decidere cosa farne, se procedere con la riparazione o meno. 

Il musicista: ‘Ho lasciato tutto e sono scappato’

A bordo non c’erano solo i camerieri, ma anche un musicista 32enne che doveva suonare e girare un video proprio al Lian Club. Ferdinando, il giovane cantautore, racconta che quella era la prima volta che saliva su quel barcone. Proprio in quel momento stava portando gli strumenti all’interno, ma ha notato che la barca si stava inclinando. Alla sua domanda, rivolta ai camerieri, se la cosa fosse normale, gli è stato risposto all’inizio che dipendeva dalle onde. Ma in seguito, con l’aumentare del fenomeno, tutti si sono resi conto che c’era qualcosa di strano. E i titolari hanno deciso di far bloccare tutto e di far scendere, perché avevano imbarcato già tanta acqua. “Ho lasciato anche i miei vestiti all’interno, ma c’era molta agitazione e sono scappato”.

Il titolare: “Nessun affondamento, solo un’inclinazione”

A parlare, il giorno dopo, è il titolare del locale, che nega l’affondamento dell’imbarcazione. “La chiatta della cucina si è semplicemente inclinata verso un lato, a causa di 1 dei 15 cassoni su cui poggia, probabilmente perché danneggiato da uno scontro con un tronco portato dalla corrente del Tevere, oppure per qualcosa ancorato sul letto del fiume che a causa della secca ha creato un danno”, ha scritto sulla sua pagina Facebook.
“Questi inconvenienti spiacevoli non sono dovuti a una “avaria” così come è stato scritto da alcuni giornalisti poco informati ma solo e unicamente dalla sfortuna e dal fiume che spesso porta a valle detriti di ogni tipo. L’avaria di cui sopra peraltro non è possibile per la natura stessa del barcone Lian perchè non siamo di fatto una nave, tantomeno un traghetto. Noi non navighiamo, non abbiamo motori ma siamo semplicemente del galleggianti diversi uniti fra di loro e ben ancorati alla banchina!”, hanno proseguito i titolari. 
“Non solo dunque la chiatta della cucina non è affondata, ma si è solo inclinata verso un lato. Tutto il resto del barcone è integro, dritto, galleggiante e soprattutto in sicurezza! In questi giorni verrà riparata la falla e tutto tornerà alla normalità. Non ci sono stati danni alle persone e non c’è stata alcuna scena di panico ma solo un gran fastidio per il danno e per giunta anche la preoccupazione di una notizia falsa schiaffata in prima pagina lasciando credere cose assurde circa la nostra attività”, hanno concluso amareggiato i titolari.

Paura sul Tevere, affonda un barcone all’altezza del Ponte Cavour

Impostazioni privacy