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Truffa del finto rider a Roma, ad Appio Latino impazzano i casi

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“Un uomo vestito da rider e con una bicicletta già rotta, ha cercato di rifilarmi una truffa, dicendomi che lo avevo investito al semaforo di piazza Tuscolo”. Sono una marea le denunce dei residenti nella zona dell’Appio Latino, che da diverse settimane devono fare i conti con la “truffa del finto rider”. Dopo quella dello specchietto, i criminali devono essersi evoluti, mimetizzandosi oggi come fattorini in bicicletta per provare ad aggirare le persone.

La truffa del finto rider per le vie di Appio Latino

La tecnica del gioco, in confronto alla truffa dello specchietto, risulta molto più semplice e istantanea, soprattutto perché non richiede l’ausilio di complici. Infatti, per la strada si aggirerà un soggetto vestito da rider e con una bicicletta già manomessa, di soluto una ruota rotta, che sbanderà appositamente su un’automobile ferma al semaforo e l’accuserà di averlo investito. Invece di chiamare i soccorsi, il truffatore cercherà di “chiudere l’incidente” riscuotendo una cifra in contanti tra i 150 e i 250 euro, menzionando appositamente “così chiudo un occhio su eventuali denunce”.

Da quello che sappiamo, qualche anziano, forse preso anche dall’ansia, ci è cascato nella truffa. Altri sono stati più scaltri, tanto da chiamare subito le Forze dell’Ordine e far scappare a gambe levate, con tutta la bicicletta scassata, il truffatore. Gli avvistamenti ad Appio Latino sono diversi, favoriti anche dal notevole traffico presente sotto la zona di San Giovanni: si racconta di episodi a piazza Tuscolo, via Gallia e via Latina.

“L’altro giorno ero fermo al semaforo – ci racconta un automobilista -, quando mi sono accorto di un rider che, attraversando le strisce, ha cercato di cadere sulla mia macchina. Fortunatamente mi sono accorto della cosa e ho arretrato qualche centimetro. Non riuscito, mi si è piazzato davanti l’auto per non farmi passare, cercando altre due volte di provare a simulare un investimento. Si è allontanato quando ho preso il mio smartphone e ho cominciato a registrare un video della situazione”. 

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