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Filippino ucciso a Roma, ‘Sono innocente’: il racconto del 43enne arrestato per l’omicidio

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Una lite e poi lo scontro fisico, finito con un morto. È successo a Valle Aurelia domenica, tra due uomini di nazionalità filippina. Ora il 43enne R.S.P. che il giorno dopo i fatti ha scelto di costituirsi, si dichiara innocente e dice che sarebbe stata la vittima, il 50enne Micheal Lee Pon, a infliggersi la ferita mortale con un punteruolo. Una versione tutta da verificare da parte degli inquirenti che intanto hanno proceduto nei confronti dell’uomo con l’accusa di omicidio volontario.

Lo scontro verbale e poi la colluttazione

Ma la vicenda è assai articolata. I due si sarebbero incontrati insieme agli altri membri della comunità filippina e con il 43enne ci sarebbe stato anche il figlio di 16 anni. Secondo il racconto reso dall’indagato il 50enne sarebbe intervenuto a una festa di compleanno senza essere stato invitato e avrebbe iniziato a aggredirlo verbalmente per una questione di soldi. Prima le parole, seguite da minacce nel quale Lee Pon impugnava un punteruolo e poi lo scontro tra i due. In aiuto del presunto assassino sarebbe intervenuto il figlio 16enne ed entrambi sarebbero riamasti feriti. Poi – sempre secondo il racconto del presunto omicida – la vittima si sarebbe autoinflitto la ferita mortale.

Le indagini sulla morte del 50enne

Una volta che il 50enne era a terra il 40enne, che si trova in Italia irregolarmente, sarebbe scappato via. Da quel momento sono stati gli agenti della Polizia ad avviare le indagini del caso per stabilire l’esatta sequenza dei fatti e, quindi, le eventuali responsabilità. Anche se per il 43enne è scattato l’arresto con l’accusa di omicidio volontario e per il figlio 16enne la denuncia a piede libero per concorso in omicidio.

Ora gli inquirenti sono concentrati su un video che pare abbia ripreso la sequenza dei fatti e sulla testimonianza dei presenti. Perché in quel momento erano davvero tanti i presenti, tutti appartenenti alla comunità filippina, rimasta sgomenta davanti alla morte del 50enne, assai conosciuto, in quando da 34 anni in Italia.

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