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Il Lazio è la regione che esporta il maggior numero di rifiuti: i dati Ispra

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Roma, rifiuti: l'indagine Acos

Il Lazio è la regione italiana che esporta il maggior numero di rifiuti. Pubblicati ieri i dati Ispra — Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero — che redigono un rapporto tra i rifiuti e la loro destinazione per lo smaltimento riferita al 2021. In merito, Roma ha un ruolo di un certo rilievo con una frazione di indifferenziato pari a circa il 55 per cento. Per quel le destinazioni, i principali paesi europei a riceverli sono Austria, Portogallo e Spagna che trattano la maggior parte dei rifiuti solidi urbani nel Lazio mentre anche la Svezia e l’Olanda accolgono i rifiuti provenienti dalla Capitale. 

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Il primato di Roma e i dati sui rifiuti 

A Roma il valore dell’indifferenziato è stimato al 55 per cento. Senz’altro una bella percentuale e secondo le stime, l’esportazione dell’immondizia della Capitale andrà avanti almeno fino al 2026, nell’attesa che Roma diventi autonoma per quel che riguarda gli impianti dotandosi del tanto discusso termovalorizzatore sul quale la giunta di Roberto Gualtieri lavorerà in occasione del Giubileo. Roma dunque, detiene il primato per quel che riguarda l’esportazione dell’immondizia, al secondo posto troviamo invece la regione Campania. Tornando a Roma, la Capitale è al 45 per cento rispetto alla raccolta differenziata, aumenta invece la parte indifferenziata del 4 per cento, mentre il restano 55 per cento dell’immondizia viene esportata. Da sola Roma, complice l’assenza di impianti di smaltimento, produce un milione e 600 mila tonnellate all’anno di rifiuti, con 900mila tonnellate annuali da inviare negli impianti di smaltimento. 

 

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