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Incidente Casal Palocco, il 20enne alla guida della Lamborghini finisce ai domiciliari

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Verranno eseguite oggi le perizie sulla Lamborghini guidata da Matteo Di Pietro rispetto all'incidente di Casal Palocco.

Anche se i giorni passano, le indagini per fare chiarezza in merito all’incidente avvenuto lo scorso 14 giugno a Casal Palocco non si fermano. Per il giovane youtuber, M. D. P., indagato di omicidio stradale e lesioni, arrivano adesso gli arresti domiciliari. Il ragazzo era alla guida del Suv Lamborghini che ha centrato in pieno, in via Macchia Saponara, la Smart sulla quale viaggiavano una mamma 29enne ed i suoi due figli di 3 e 5 anni. Un impatto violentissimo che non ha lasciato scampo al piccolo Manuel, il maggiore dei bimbi, che è morto sul colpo.

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L’incidente a Casal Palocco e le immagini delle telecamere 

Preziose per il proseguo delle indagini le immagini acquisite dagli investigatori, derivanti da una telecamera presente a pochi metri dal sinistro. Al  momento esiste solamente un’immagine che inquadra la Lamborghini in modo nitido. È bene sottolineare che non viene ripreso lo scontro ma il passaggio dell’auto che corre a tutta velocità sotto l’occhio elettronico. Nell’immediato è impossibile sapere a quanto viaggiasse con precisione l’auto, ma sicuramente ad una velocità superiore ai  30 km orari, limite che vige in quella strada e limite che il ragazzo a bordo del  mezzo avrebbe dovuto conoscere anche perché, poco prima, c’è un cartello che indica proprio tale velocità.

Le indagini dei carabinieri

I carabinieri intanto, sono alla ricerca della micro sd che gli youtuber avrebbero usato per immagazzinare le immagini della sfida. Si, perché i giovani erano soliti pubblicare sul proprio canale social – chiuso poco dopo l’incidente – video ironici e challenge, l’ultima delle quali si è conclusa nella modalità che purtroppo tutti conosciamo. Inoltre, da diversi giorni a questa parte l’indiscrezione che alcuni ragazzi avessero lasciato l’Italia per recarsi all’estero ha fatto prepotentemente capolino sulla scena pubblica ma oggi l’avvocato di uno di loro smentisce tale ipotesi. 

Le consulenze della Procura 

Disposte poi dalla Procura capitolina una serie di consulenze volte a verificare con esattezza la dinamica del sinistro, nonché la velocità alla quale viaggiava il Suv e l’analisi degli apparecchi elettronici dei ragazzi. Ora, l’ipotesi è che M.D.P., che era alla guida della Lamborghini, andasse a velocità sostenuta. Insieme a lui 4 persone poi ascoltate come testimoni. Ad effettuare le indagini, i vigili urbani del X gruppo e i carabinieri i quali hanno poi ricevuto il compito dalla Procura di analizzare tutti i dispositivi elettronici dei passeggeri a bordo del Suv. 

 

 

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