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Lite nel traffico a Roma, Raoul Bova finisce a processo: “Ha preso a calci la mia auto”

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Roma, Raoul Bova a processo per percosse. I fatti risalirebbero a qualche anno fa, oggi la prima udienza: l’esito della diatriba legale.

Roma, Raoul Bova protagonista. Stavolta non per una scena. Il celebre attore è al centro di un’aspra diatriba legale: l’interprete finisce a processo con l’accusa di percosse. I fatti risalirebbero all’aprile 2019. Bova era a San Giovanni con la compagna. La donna ha urlato perchè credeva di essere presa da una macchina. Così non è stato. A quel punto Raoul Bova è intervenuto sembrando visibilmente alterato con il conducente dell’auto. Non solo ha urlato contro l’uomo, secondo la deposizione dell’accusa, gli avrebbe scaraventato il telefono che possedeva invitandolo a scendere dalla macchina: una scena da film.

L’avvocato di Bova ritratta tutto, ma le accuse non finiscono: “Stavo per aprire lo sportello perchè volevo chiamare il 113, quando ho sentito un colpo sul finestrino – racconta l’uomo – l’ho riconosciuto. Era proprio Raoul Bova, stava prendendo a calci la mia auto“. In quel momento, secondo la ricostruzione, gli avrebbe parlato: “Mi ha strappato il telefono – continua l’automobilista coinvolto – e lo ha sbattuto contro il tettuccio. Poi ho chiamato le Forze dell’Ordine, in mio aiuto è venuto un finanziere che gli ha detto di fermarsi perchè stava commettendo un reato. Dopo la situazione sono andato al pronto soccorso, mi hanno dato 5 giorni di prognosi”.

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Raoul Bova accusato di percosse: l’attore finisce a processo

Questa la deposizione dell’accusa, i legali di Bova si difendono dicendo che l’attore non ha toccato nessuno. Nè tantomeno scaraventato nulla contro il tettuccio. Dello stesso avviso è la compagna dell’attore: “Mi ha sentito urlare – chiarisce – voleva difendermi, ma non ha toccato nessuno”.

L’udienza è stata rinviata al prossimo aprile, giorno 16. Nel frattempo il Giudice ha invitato le parti coinvolte a trovare un accordo. Intesa difficile dal momento che l’uomo asserisce – dichiarazione negata da Bova – di aver ricevuto un pugno dall’attore. La risoluzione di questa diatriba legale sembra ancora lontana. 

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