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“Nonna sono tuo nipote, ho problemi con un pacco postale”. Nuova truffa telefonica ad anziani, fermate 4 persone

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“Nonna sono tuo nipote, ho problemi con un pacco postale”. Nuova truffa telefonica ad anziani, fermate 4 persone. Basta una telefonata, per allertare le nonne più premurose verso i loro nipoti. Forse con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, quattro persone sono riusciti a imbrogliare una coppia di anziani nella zona di Roma. La scusa sempre quella: un problema con il pacco postale del nipote e necessità di elargire una grande somma per sbloccare l’operazione. Un metodo ormai collaudato, che vede vittime i nonni della zona Tuscolana, Vitinia, Laurentina e Ostia (solo per citare alcuni casi).

La truffa del pacco postale alla nonna

La Polizia di Stato, nelle ultime ore, attraverso una costante e vigile attività di controllo del territorio è riuscita ad arrestare altri 2 uomini di origine partenopea, un 68enne e un 27enne, gravemente indiziati del reato di truffa ai danni di una persona anziana. Altri 2 ragazzi originari di Napoli, un 19enne e un 18enne, sono stati denunciati per tentata truffa. Le attività summenzionate sono il frutto del significativo impegno, profuso da tutti i poliziotti della Questura di Roma, volto al contrasto dell’odioso reato delle truffe nei confronti delle persone anziane. Questi ultimi arresti si aggiungono agli altri 5 realizzati negli ultimi giorni da parte degli agenti dei Distretti Casilino, San Basilio e Trastevere.

Giova precisare che la tecnica è quasi sempre la stessa, un finto nipote prova telefonicamente a convincere la persona anziana a cedere del denaro, mentre il complice sale a casa della vittima per ritirare il contante o i preziosi. In certi casi entra in gioco anche un ipotetico “Direttore delle Poste”, col compito di rassicurare la vittima e convincerla a consegnare il denaro. È stata la conoscenza del fenomeno criminoso, unitamente al “fiuto” dei poliziotti del VII Distretto San Giovanni, a portare all’arresto dei 2 uomini e alla denuncia nei confronti degli altri 2 giovani.

Il fermo dei soggetti 

Gli investigatori hanno notato un Fiat Panda che, sfrecciando sull’Appia, era guidata da 2 ragazzi sospetti. Rapidamente gli agenti hanno deciso di pedinare l’autovettura attraverso un percorso che li ha condotti in via dei Salesiani, dove uno dei ragazzi, dopo essere sceso dalla macchina, è entrato all’interno di un palazzo approfittando dell’ingresso di un residente. Lì, i poliziotti lo hanno atteso. All’uscita del giovane gli agenti hanno deciso di intervenire, non trovando però nulla, se non un indirizzo salvato sul navigatore che indicava un’altra destinazione in zona Tuscolano.

Gli investigatori si sono quindi diretti presso l’indirizzo memorizzato dove, dopo una breve attesa, hanno individuato un’altra vettura Fiat con 2 persone all’interno. La dinamica si è rivelata la stessa, una persona è scesa e, dopo essere entrata nel condominio dopo aver citofonato ne è uscita in pochi minuti ma, ad attenderla, assieme al complice vi erano anche i poliziotti, già pronti a fermare entrambi i sospettati. Appena hanno compreso di essere stati scoperti i 2 hanno deciso di cedere volontariamente il denaro e i preziosi che si erano fatti cedere da un’anziana truffata: 1100 euro in contante e numerosi monili in oro. Al termine dell’operazione entrambi gli uomini sono stati arrestati, mentre i 2 ragazzi, probabili complici con funzione di “palo”, sono stati deferiti in stato di libertà. In entrambi i casi l’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria, che ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti del 68enne, mentre per il 27enne è stato disposto l’obbligo di dimora. A ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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