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Omicidio Martina Scialdone: chiesto il giudizio immediato per il killer

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Martina Scialdone Funerali

Possibile svolta nel processo in cui è coinvolto Costantino Bonaiuti, l’ingegnere romano accusato di aver ucciso lo scorso 13 gennaio la sua compagna Martina Scialdone, avvocatessa di 35 anni. Gli inquirenti della procura di Roma hanno chiesto il giudizio immediato per l’uomo. L’omicidio è avvenuto all’esterno di un ristorante di via Amelia, nel quartiere Tuscolano a Roma.

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Gli inquirenti della procura di Roma hanno chiesto il giudizio immediato per Costantino Bonaiuti, ingegnere romano di 61 anni, accusato di aver ucciso lo scorso 13 gennaio 2023, l’ex compagna Martina Scialdone, avvocatessa di 35 anni. L’omicidio è avvenuto all’esterno di un ristorante di via Amelia, nel quartiere Tuscolano della Capitale, dove i due avevano poco prima cenato. A
chiedere il giudizio immediato per l’uomo sono stati i pubblici ministeri Barbara Trotta e Daniela Cento, coordinati dal procuratore aggiunto Michele Prestipino. L’accusa per Bonaiuti è di omicidio volontario, aggravato da futili motivi “rappresentati dalla gelosia, dall’aver agito contro una persona a lui legata da relazione affettiva, e dalla premeditazione”.

Sequestrata l’arma del delitto, una pistola Glock semiautomatica

Su quest’ultima accusa la Procura, nel capo di imputazione, afferma che Bonaiuti quella sera aveva portato con sé “essendo consapevole della volontà di interrompere definitivamente la relazione e controllando gli spostamenti” della donna “grazie all’installazione clandestina di un dispositivo gps collegandolo al suo cellulare”. Nei confronti del 61enne c’è anche l’accusa di porto illegale in luogo pubblico dell’arma, una Glock, che aveva per uso sportivo. Dopo aver sparato a Martina Scialdone, Bonaiuti è fuggito via in auto ed è stato successivamente bloccato e arrestato dalla polizia nella zona di Colle Salario-Fidene, a Roma. Gli investigatori hanno sequestrato anche l’arma del delitto, come detto una pistola Glock semiautomatica, tuttora al vaglio degli inquirenti.

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