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Maneskin al Circo Massimo sabato 9 luglio: vietato l’alcol ‘da asporto’, preoccupazione per i contagi Covid

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Maneskin

Roma. C’è trepidante attesa per il concerto dei Maneskin al Circo Massimo che si terrà stasera, sabato 9 luglio. Se da un lato la gioia dei fan è davvero incontenibile, dall’altro i provvedimenti volti alla tutela della pubblica sicurezza non si fanno certo attendere. Saranno circa 70 mila le persone che assisteranno al concerto della band che, in soli due anni, è riuscita a farsi conoscere in tutto il mondo, raccogliendo consensi e successi.

Il primo provvedimento della prefettura per il concerto

Proprio in vista del gran numero di persone presenti al Circo Massimo, erano state varate delle misure di sicurezza inizialmente molto rigide. L’ordinanza, firmata ieri dal prefetto Matteo Piantedosi vietava la vendita e il consumo di alcol — birre, vino, superalcolici — in buona parte del centro storico. Il divieto sarebbe entrato in vigore il già stamattina, per poi restare valido fino alle 2 di domenica. Ma poi le cose sono cambiate.

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L’ordinanza vietava la vendita ‘per asporto e somministrazione di bevande alcoliche’ ma non solo. Lo stop avrebbe interessato, infatti, anche al trasporto di bibite in contenitori di vetro per una maggiore tutela della sicurezza degli spettatori. Ma nelle ultime ore è arrivato il dietrofront da parte del prefetto sul concerto dei Maneskin al Circo Massimo.

Il dietrofront dopo le proteste dei commercianti

Se in un primo momento, come anticipato, Matteo Piantedosi aveva vietato il consumo di alcol in mezzo centro storico, successivamente alla protesta dei commercianti l’ordinanza è stata modificata: divieto solo per l’asporto. La prescrizione è in vigore dalle 7 di sabato, giorno del concerto che vedrà il raduno di 70 mila fan della band romana al Circo Massimo, fino alle 2 della domenica.

Vietata la vendita per asporto

L’atto della prefettura aggiornato, detto in altri termini, vieta la vendita “per asporto” di bevande alcoliche in piazza Venezia, via dei Fori Imperiali, piazza del Colosseo, via Labicana, via merulana, piazza San Giovanni in Laterano, via dell’Amba Aradam, largo dell’Amba Aradam, via Druso, viale delle Terme di Caracalla, piazza di Porta Capena, viale Aventino, via del Circo Massimo, via della Greca, via Luigi Petroselli, via del Teatro Marcello e piazza San Marco. Stop anche al trasporto di qualsiasi tipo di bibite in contenitori in vetro per la sicurezza degli spettatori.

Le parole di Sergio Paolantoni

“Abbiamo chiesto all’assessora allo Sviluppo economico, Monica Lucarelli, di parlare subito con il prefetto per arrivare a una modifica. Questa ordinanza è troppo restrittiva. Va bene vietare l’asporto, va bene vietare il trasporto di bibite in contenitori di vetro. Ma che bar e ristoranti non possano somministrare alcolici perché ci sono i Maneskin mi pare troppo. Dentro all’area del concerto, poi, ci sono dei bar con dieci metri di bancone. Quelli possono vendere e noi no? O non vende nessuno oppure si ripristini subito la  somministrazione”.

Queste erano state le parole di Sergio Paolantoni, presidente della Fipe Confcommercio, dopo aver letto la prima versione dell’ordinanza. Poi è arrivata la modifica.

Le aree interessate dal provvedimento

Le aree interessate dall’ordinanza, all’interno delle quali non si potrà né vendere né consumare alcolici saranno le seguenti: Piazza Venezia, Piazza del Colosseo, via dei Fori Imperiali, via Labicana, via Merulana, piazza San Giovanni in Laterano, via dell’Amba Aradam, largo dell’amba Aradam, largo Druso, viale delle Terme di Caracalla, piazza di Porta Capena, viale Aventino, via della Greca, via del Circo Massimo, via Luigi Petroselli, via del Teatro Marcello e piazza San Marco. 

Paura contagi

Il timore, però, non riguarda solo il consumo degli alcolici, ma anche i contagi da Covid, visto il pericoloso aumento dei casi nelle ultime settimane. A fare appello al buon senso è l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, in un’intervista a Radio24. «Anche se non ci sono restrizioni, questo è il momento delle responsabilità personali. Siamo in una fase di convivenza con il virus. Purtroppo lo saremo sempre di più nei prossimi mesi, perché il virus non è sparito, ma al contrario ha rialzato prepotentemente la testa. Per quel che riguarda i concerti, penso che se ci sono soggetti fragili o non vaccinati è meglio che non vadano a questi assembramenti, per non mettere a rischio la loro salute».

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