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Prostitute uccise a Roma, mistero sull’identità delle due vittime cinesi: Anna e Sofia rimaste senza il vero nome

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Gli arresti per droga della Polizia a Roma

Si cerca di dare un nome a due vittime del killer. Le conoscevano con il nickname che usavano sul sito di incontri: Anna e Sofia, ma ancora non si conoscono le generalità. Le indagini proseguono serrate e non escluso che dal proprietario dell’appartamento di via Ribody possa finalmente spuntare il nome delle due donne. È su questo aspetto che sono concentrati gli investigatori che hanno sentito più volte il titolare dell’appartamento nel quale le due escort sono state massacrate. Al momento, però, non si trovano documenti e il consolato non sa nulla della presenza delle due donne in Italia.

La comunità cinese dichiara di non conoscere le due donne

In zona le due donne erano conosciute, per quanto la più anziana, quella che viveva nel quartiere da tempo, uscisse poco di casa e la più giovane sarebbe arrivata solo di recente a Roma. Inoltre la comunità cinese, sentita dagli investigatori, dichiara di non conoscere le due donne. Gli inquirenti sono convinti che a breve riusciranno a risalire all’identità di Anna e Sofia per poter avvertire i parenti, per fare in modo che possano dare loro l’ultimo saluto.  Ma gli investigatori sarebbero vicini a una svolta per dare un nome e un cognome alle vittime del killer, individuato nel giro di 48 ore dal massacro. La traccia seguita arriva dall’appartamento dove sono state barbaramente uccise.

Oltre all’appartamento gli investigatori stanno indagando anche sul centro massaggi di via Ribody 20. Quello stesso centro chiuso per pochi giorni e che ora ha ripreso normalmente le sue attività. Anche dal centro, però, arrivano poche risposte. Una sorta di giallo dietro l’identità di Sofia e Anna sul quale gli investigatori sono certi di riuscire a fare luce a breve.

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