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Roma, 12enne non rientra a casa dopo la scuola: ore di apprensione e angoscia | Cosa è successo

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Polizia Locale Roma

Non fa rientro a casa, ore di apprensione ieri per una 12enne svanita apparentemente nel nulla. Immediatamente sono scattate le ricerche: poi, dopo ore vissute all’insegna dell’angoscia, il lieto fine. La vicenda.

Polizia Locale a Roma
Polizia Locale a Roma – Ilcorrieredellacitta.com

Doveva fare rientro da scuola e invece è scomparsa. E’ questa la cronaca di quanto accaduto ieri a Roma, in particolare nella zona del quartiere Ottavia. Qui un’adolescente di 12 anni ha fatto perdere completamente traccia di sé, gettando nello sconforto e nella paura i familiari. Allertate le forze dell’ordine sono così partite le ricerche. 

Ragazzina scompare a Roma: l’allarme nel quartiere Ottavia

Una volta diramata la nota di ricerca da parte della Centrale Operativa “Lupa”, ad attivarsi per prime, nelle ricerche, sono state le pattuglie della Polizia Locale di Roma Capitale, del XIV Gruppo Montemario, prossimo per territorio alla zona di residenza della scomparsa, il quartiere Ottavia, dove è presente anche l’istituto scolastico frequentato dalla ragazza.

Controlli della Polizia Locale Roma
Controlli della Polizia Locale a Roma (ilcorrieredellacitta.com)

Gli agenti, una volta contattati i familiari, al fine di reperire ogni informazione utile al suo ritrovamento, sono riusciti a risalire infine ad una sua compagna di classe, che sembrava avere notizie rispetto alla minore, ma che tuttavia aveva paura di rivelare. Per questo i caschi bianchi, dopo averla incontrata e dopo aver instaurato con lei un rapporto di fiducia e confidenza, sono riusciti a farsi dare alcune informazioni cruciali. 

Il lieto fine: 12enne ritrovata

Gli agenti, a quel punto, sono riusciti a risalire al luogo dove si trovava la dodicenne, in realtà non troppo lontana dalla zona. La 12enne, secondo quanto ricostruito, non era sola ma si trovava in compagnia di altri compagni di classe. Una volta trovata e sinceratasi del suo stato di salute, la pattuglia ha avviato un dialogo con la ragazza, ascoltando le ragioni del suo gesto. Ma soprattutto gli agenti hanno avvisato la famiglia che, dopo ore vissute tra angoscia e tensione, ha potuto tirare così un respiro di sollievo.  Riaccompagnata a casa, ad aspettarla c’erano proprio i familiari, commossi e sollevati che la vicenda avesse trovato rapida soluzione. Decisivo, in tal senso, il tempestivo intervento degli agenti, a cui sono state riconosciute significative capacità operative e relazionali nella circostanza. 

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