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Roma. Caso botticelle, Alfonsi: ‘Patrimonio della città’, la polemica degli attivisti non si placa

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Roma, caso Botticelle: non si ferma la polemica

Una questione tanto calda quanto insoluta quella delle botticelle a Roma. Lo scenario è sempre lo stesso e le problematiche anche, purtroppo. Sta di fatto che mentre si ci arrovella in farraginose questioni, i primi a soffrire rimangono i cavalli. 

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Roma, caso Botticelle: quando gli unici a soffrire sono i cavalli 

Soprattutto d”estate esplorare Roma in sidecar con a fianco una guida turistica è uno spasso incredibile, recita uno dei più noti siti web statunitensi di recensioni e prenotazioni viaggi. 

E davvero sembra che il divertimento sia garantito per le migliaia di stranieri che affollano la Capitale in questi giorni sfidando – a cavallo di una colorata Vespa rivisitata – il caldo record della prima settimana di giugno.

Chi non si diverte affatto invece sono ancora e sempre loro,  i cavalli attaccati irreversibilmente alle loro carrozzelle.  Selle, sottoselle, morso fisso in bocca, filetti e paraocchi. Così i cavalli da corsa, scampati al macello, passano dalla padella alla brace;nel senso letterale del termine.
 
Infatti, dallo sfruttamento nelle corse negli ippodromi romani ad una prigionia sotto il sole impietoso e senza filtri il passo è breve, purtroppo. Un vero inferno che dura da oltre 500 anni, quando l’idea del Sidecar o del monopattino al posto delle quattroruote nel cuore della Capitale era ben lontana. 

Le dichiarazioni dell’Assessora Alfonsi scatenano la polemica 

L’ ultima boutade dell’Assessore all’Ambiente Sabrina Alfonsi, secondo la quale le carrozzelle fanno parte del patrimonio culturale di Roma, non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco sempre acceso delle polemiche che vedono ogni anno protagonisti i volontari e le associazioni animaliste in relazione al tema botticelle. 
 
In merito va ricordata la decisione presa dal Comune di Roma, e volta al recupero e alla riqualificazione di una struttura abbandonata da 15 anni all’interno di Villa Borghese.  Tutto bene fin qui, se non fosse che la struttura in questione è una stalla che, nelle intenzioni dell’Amministrazione capitolina, verrà utilizzata dai vetturini come rimessaggio per le botticelle e come stalla per i loro cavalli. 

Il commento del presidente di LNDC Animal Protection

 “L’unico vero patrimonio, l’unico vero valore da preservare e da difendere, è la vita dei cavalli”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection. “È vero che quella delle botticelle romane è una tradizione molto antica, ma questo non vuol dire che sia una pratica al giorno d’oggi accettabile o da applaudire come un patrimonio da salvaguardare.

I cavalli coinvolti in questa usanza sono troppo spesso sfruttati fino allo stremo, costretti a viaggiare con qualsiasi condizione meteo e l’arrivo del caldo è una vera e propria piaga per questi poveri animali. Anche in estate, infatti, devono trainare carrozze cariche di persone nonostante le temperature roventi e il sole cocente, e infatti – in tutte le città dove si pratica questa usanza – capita spesso che i più sfortunati e deboli di loro stramazzino al suolo e muoiano per la fatica.”

“Lo scorso anno il TAR ha confermato la validità del nuovo regolamento capitolino che obbliga lo svolgimento di questa attività soltanto all’interno dei parchi cittadini e delle ville, quindi lontano dalle strade pavimentate e arroventate dal caldo o rese scivolose dalla pioggia. Tuttavia, questo è soltanto il primo passo necessario verso l’abolizione di questo ‘servizio’ che si basa sostanzialmente sulla sofferenza di animali innocenti, sfruttati per lunghissime ore e sottoposti a fatiche incredibili”, conclude Rosati.

Roma, caso Botticelle: le parole degli attivisti 

Insomma, il caso botticelle infiamma gli animi di numerosi volontari ed attivisti, tutti in attesa di una ordinanza che l’attuale giunta fatica a  partorire. Il motivo ce lo spiegano Valentina Coppola e Ivan Mazzoni rispettivamente presidente nazionale di EARTH e di Attivisti Gruppo Randagio.
 
‘Le associazioni hanno chiesto di applicare l’ordinanza già pronta senza apportare modifiche – dichiara Mazzoni – ma da questa giunta, figuriamoci, che si dichiara a favore del permanere di turpi usanze come i circhi con gli animali e le botticelle, cosa ci aspettiamo? Quindi ci sarà una nuova lotta’, annuncia.
 
E intanto loro, i cavalli, con la loro mitica, maestosa dignità, la loro strenua resistenza, ci guardano.
E di buon grado accettano le nostre carezze come un evento raro. E prezioso.
 
Rosanna Sabella
 

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