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Roma, malamovida ad Halloween: pioggia di multe ai locali aperti fuoriorario

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I festeggiamenti di Halloween hanno spinto gli agenti della Polizia locale di Roma Capitale a svolgere controlli meticolosi contro la malamovida. Nell’ambito degli accertamenti svolti nella sera del 31 ottobre scorso, i caschi bianchi hanno riservato particolare attenzione alla somministrazione irregolare di bevande alcoliche.

I controlli su locali e minimarket aperti oltre l’orario consentito

A essere presi di mira dai vigili urbani capitolini sono stati soprattutto locali pubblici ed esercizi commerciali, con particolare attenzione rivolta ai minimarket. Si è trattato di controlli che hanno portato a rilevare 26 irregolarità amministrative. Approfittando della giornata di festa e dei numerosi giovani usciti per trascorrere la serata i commercianti hanno violato le disposizioni sull’orario di chiusura.

I quartieri monitorati dai caschi bianchi

Gli agenti di Polizia locale hanno tenuto in particolare attenzione i quartieri di San Lorenzo e piazza Bologna, che sono quelli più frequentati dai ragazzi, anche se non sono mancate contestazioni anche nei confronti di diversi esercenti anche nella zona del Centro Storico, Trastevere, Prati ed Aurelio. 

Multato un circolo privato che ha organizzato una serata in assenza di alcuni requisiti

Accertamenti mirati anche in zona Ardeatina, dove gli agenti hanno elevato sanzioni amministrative per un totale di 5000 euro nei confronti del titolare di un circolo privato, che aveva organizzato una serata di Halloween, con 400 persone, senza i requisiti di sorvegliabilità per la somministrazione di alimenti e bevande previsti dalla legge.

Controlli serrati sulla movida da parte dei vigili urbani

Non solo occasioni particolari spingono i vigili a controlli sulla movida romana, perché le attività di monitoraggio sono costanti e vengono svolte con molteplici finalità: garantire il rispetto delle regole da parte degli esercizi commerciali, evitare situazioni di degrado, garantire l’incolumità dei giovani e, non di meno, tutelare la tranquillità dei cittadini che risiedono nelle aree capitoline in cui si trovano i locali. 

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