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Roma, occupato anche il liceo Morgagni: ‘Scuola sempre meno coinvolgente e partecipata’

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Roma, non si ferma l'occupazione dei licei. Occupati anche il Cavour e il Morgagni

Roma. Non si placa la protesta degli studenti. Iniziata ad ottobre prima della formazione del governo Meloni, in questi giorni il numero dei licei occupati si è accresciuto e gli istituti scolastici oggetto della protesta studentesca sono diventati 19. Ad aggiungersi alla lista, tra il ponte dell’Immacolata e l’inizio della settimana anche il Cavour, il Virgilio, il Socrate e il Morgagni nel quale il coro di dissenso si è levato proprio questa mattina, martedì 13 dicembre. 

A Roma onda di proteste studentesche: occupato anche il liceo Virgilio

L’ondata di occupazione nei licei di Roma

L’onda di protesta a suon di occupazioni ha riguardato quasi tutti i licei storici della città. Hanno, infatti, occupato il Tasso, il Righi, il Mamiani, il Visconti, il Manara e anche l’Avogadro. Ad essi si è aggiunto anche l’Istituto Virgilio che ha iniziato la propria occupazione lo scorso 7 dicembre avendo come ospiti, tra gli altri, anche il giornalista Marco Damilano. Ma non finisce qui. L’ondata di protesta è proseguita anche questa mattina quando il liceo Morgagni ha deciso di autogestirsi. 

Proteste stamattina anche al liceo Morgagni 

Come si legge nella nota diffusa dal collettivo: ‘Siamo consapevoli della forza di quest’atto e ce ne assumiamo le responsabilità, responsabilità legate anche al mantenimento della sicurezza all’interno di scuola. Nella versione estesa del nostro documento politico siamo andati ad analizzare la contraddizione del contesto internazionale e la maniera in cui queste aggravano le condizioni, già di per sé precarie, in cui viviamo. Le politiche degli ultimi governi hanno solo esasperato la precarietà che imperversa sulla Nostra nazione. La crisi economica, di cui già risentiamo, è l’inevitabile conseguenza di un sistema che tende ad ampliare sempre più il divario tra classe popolare e dominante. Il nuovo governo non sembra voler invertire la direzione, continuerà la linea economica preesistente rendendola ancora più iniqua. Le conseguenze di tutto ciò le viviamo quotidianamente sulla nostra pelle a causa delle assurde politiche scolastiche: viviamo una scuola sempre più improntata sulla performance, sempre più aziendalizzata, sempre meno sicura e accessibile, sempre più classista, sempre meno coinvolgente e partecipata’.

Abbandono scolastico e alternanza scuola-lavoro

‘Siamo stufi di un sistema scolastico che porta ogni anno a 4000 suicidi e all’abbandono degli studi di circa 100.000 studentesse e studenti, stufi di un’alternanza scuola lavoro che ha portato negli ultimi mesi alla morte di 3 studenti, stufi di essere considerati unicamente come numeri, stufi di aver paura che le nostre scuole ci crollino addosso. Noi siamo essere lo scopo per cui la scuola esiste, vogliamo maggiore protagonismo, maggiori responsabilità. Con questa occupazione vogliamo condividere la nostra idea di mondo e di scuola, vogliamo andare ad apportare drastici cambiamenti al malato sistema scolastico del nostro paese. Attraverso le commissioni da noi proposte, abbiamo intenzione di iniziare un processo che renderà protagonista della scuola, chi la scuola la vive ogni giorno. Vogliamo essere quel fascio di luce che indicherà alla scuola e a noi che ogni giorno la viviamo, la via di guarigione. Saremo soffio per essere tempesta’, si conclude dal Collettivo del liceo. 

 

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