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Roma, ruba un crocefisso in Chiesa e ci ferisce un Carabiniere per non essere arrestato: in manette 22enne

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Roma, ruba un crocefisso in Chiesa e ci ferisce un Carabiniere per non essere arrestato: in manette 22enne. E’ la scena accaduta presso la Chiesa dei Santi Angeli Custodi, situata su piazza Sempione e Monte Sacro. Il ladro si sarebbe introdotto nel luogo di culto, con l’intenzione di portare via oggetti di grande valore legati alla fede cattolica. Tra gli oggetti sottratti, anche un crocefisso, che reinventerà come arma per fuggire dalle manette dei Carabinieri.

Il ladro che ruba il crocefisso nella Chiesa di Roma

Probabilmente aveva intenzione di rivendere i materiali in qualche giro legato al mercato nero degli oggetti religiosi, o semplicemente credeva che quelli posizionati in Chiesa fossero oggetti di grande valore. Fatto sta che un ragazzo italiano di 22 anni, intrufolandosi all’interno del luogo di culto ha cominciato a sottrarre diversi materiali. Oltre al crocefisso, un breviario e altri oggetti rinvenuti in quel posto su piazza Sempione.

Tutto sotto l’occhio di altri fedeli, che in quel momento erano in Chiesa e, vedendo la scena, hanno subito allertato i Carabinieri. Tra loro è intervenuto anche un Carabinieri fuori servizio, che vedendo la situazione ha cercato di intervenire sul posto. Iniziata una colluttazione con il malvivente, è rimasto ferito nello scontro. Il ladro, infatti, per fuggire, aveva reinventato il crocefisso come una spada, brandendolo per colpire il militare e soprattutto non farsi acciuffare dalle Forze dell’Ordine.

Per fermarlo, all’interno della Chiesa sono dovuti intervenire altri colleghi del carabiniere, che grazie all’ausilio delle volanti hanno braccato il ragazzo all’interno del luogo di culto dentro il quartiere di Monte Sacro. Vedendosi bloccato, e capendo di aver aggravato la propria situazione con il ferimento di un militare, al ragazzo non è rimasto altro che consegnarsi ai militari e farsi ammanettare. Per lui l’accusa di “rapina aggravata” e soprattutto “resistenza a pubblico ufficiale”.  

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