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Roma, si fingeva maestro di skate per molestare i ragazzini: gli approcci nel parco di Colle Oppio

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Colle Oppio adescamento e molestie

Roma, lo skate board come pretesto per adescare minorenni. Coinvolto un 45enne a Colle Oppio: l’uomo è indagato per molestie e adescamento.

Roma, Colle Oppio è il posto preferito dagli skateboarder e dai rapper. Molti ragazzi si vedono lì per iniziare e condividere la propria arte. C’era anche un uomo di 45 anni, ora indagato, che usava quei luoghi per ben altri scopi. Il motivo era di natura carnale. Cercava ragazzi da portare con sé, come è successo con Marco (nome di fantasia usato anche da Repubblica al momento del racconto) che lo ha conosciuto perchè attratto dalla capacità di insegnare “trick” – così definiscono le acrobazie sullo skate – ai più giovani.

Poi le presentazioni: “Sono qui per insegnare l’arte dello skate anche a ragazzi autistici”. Marco, 14enne, rimase colpito da quel breve racconto introduttivo. Assecondò inizialmente il 45enne per poi tornare a vederlo successivamente. I contatti si intensificarono quando, nel giugno scorso, l’uomo invitò il ragazzo attraverso un messaggio su Instagram: “Non ho lezione questo pomeriggio, ti va di raggiungermi?”. Il ragazzo ha pensato che fosse un’occasione per avere una dimostrazione di qualche trucchetto con la tavola.

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Roma, molestie sessuali a Colle Oppio: indagato un 45enne

L’intenzione era ben diversa, quando il giovane ha trovato lo skate park di Colle Oppio chiuso ha iniziato a insospettirsi. Una volta raggiunto il luogo dell’appuntamento, il 45enne convince Marco ad andare al Ponte della Musica. Altro luogo cardine per un certo tipo di passioni (atletiche). Una volta montati in macchina, però, l’uomo inizia a toccare le gambe del ragazzo: “Volevo vedere se ti dava fastidio”, chiarisce subito il ‘maestro’.

Marco non risponde e rilegge i messaggi che si erano scambiati su Instagram qualche giorno prima mentre l’uomo guida. A quel punto ricollega tutto: non è un maestro di skateboard, ma solo un approfittatore. Non resta altro da fare che inventare una scusa per andare via: il ragazzo ha, quindi, finto un’emergenza – d’accordo con un’amica – riuscendo a scappare e denunciare successivamente l’uomo. Il 45enne, ora, è indagato per molestia sessuale e adescamento.

Sarebbero emersi anche ulteriori messaggi in cui il (presunto) maestro fa delle vere e proprie scenate di gelosia all’allievo. L’unica lezione da imparare, in questo caso, è l’importanza di aver trovato la forza per denunciare. La comunità rimane scossa, visto che quei luoghi sono continuamente frequentati da ragazzi. Qualche brutta sorpresa ha permesso di aprire gli occhi su quello che deve rimanere un luogo di svago e divertimento. Senza alcun tipo di efferatezza o sevizia. 

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