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Stadio Ostia Mare chiuso ai tifosi: “Andiamo sotto casa dell’Assessore”, pubblicato anche l’indirizzo. Onorato denuncia le minacce, botta e risposta sui social

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Striscione contro la chiusura dell'impianto dell'Ostia Mare a Ostia

C’è un caso, quello della squadra Ostia Mare, che sta accendendo il dibattito sul litorale soprattutto sui social con toni piuttosto accesi. Protagonisti alcuni tifosi della storica società biancoviola di Ostia (attualmente in Serie D) e l’Assessore con delega allo Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato. Motivo del contendere la chiusura dell’impianto dell’Ostia Mare a causa, secondo quanto reso noto dal Comune di Roma, di problematiche legate all’agibilità dello stesso. 

Minacce all’Assessore Onorato sul caso Ostia Mare

Poche ore fa l’Ass. Onorato ha pubblicato il seguente post: Quattro facinorosi, sedicenti tifosi dell’Ostia Mare che mi minacciano, mi insultano e si danno appuntamento sotto casa mia pubblicando l’indirizzo di Ostia dove sono cresciuto non mi spaventano”.

Il riferimento è ad alcuni messaggi apparsi sui social nei giorni scorsi dove qualcuno è arrivato perfino a pubblicare l’indirizzo di casa di Onorato come sottolineato dall’Assessore stesso. “E’ arrivata l’ora di andargli a citofonare a casa e organizzare molteplici sit-in a ste carogne“, si legge in un post. La dose è rincarata: “No al comune ma sotto casa, se non rispondono vanno distrutti”. La discussione, nei vari gruppi di zona, coinvolge altre persone ed è qui che, come detto, vengono specificati i recapiti di Onorato.

 

Screen social Onorato caso Ostia Mare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La denuncia 

Considerando i toni utilizzati l’Assessore ha deciso di rivolgersi all’Autorità: Ho denunciato l’accaduto alle autorità competenti, che faranno gli accertamenti del caso e procederanno con gli atti conseguenti. La cosa che mi amareggia non è solo la violenza verbale e fisica minacciata, ma soprattutto la totale alterazione della verità circa la vergognosa situazione dell’impianto sportivo di via Amenduni a Ostia. Totalmente abusivo da almeno tredici anni, con tribune pericolanti per i tifosi. Oggi, invece che chiedere conto a chi non ha controllato a suo tempo, c’è accanimento su chi per la prima volta vuole davvero garantire il ripristino della legalità, la sicurezza e la fruibilità dei luoghi. L’obiettivo è salvaguardare la storia e l’importanza sociale dell’Ostia Mare nel pieno rispetto delle leggi”.

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La replica sui social

Ma poco fa, dopo il post di Onorato, la replica dei tifosi non si è fatta attendere. A parlare, in particolare, è lo stesso autore del post sopra riportato che invitava ad organizzare proteste sotto casa dell’Assessore: 

Sei un bugiardo. Sotto il mio post c’è soltanto un commento, tu invece ne incolli altri dove mi accusi di aver pubblicato il tuo indirizzo per venirti a prendere! Vergognati. Hai incollato i commenti di un altro post per potermi attaccare ed intimidire. Assessore allo Sport le tue minacce mi fanno un baffo. Spiegaci questi abusi e come aiuterai la società dell’Ostiamare”.

E ancora: “Con l’Ostia Mare è stato toccato un cavo scoperto: addirittura l’assessore Onorato mi descrive come un “violento mistificatore tifoso dell’Ostia Mare. Al di là della mia rinomata fede calcistica biancoviola, ho voluto rimandare al mittente le accuse. Sempre con garbo ed educazione, perché nel gioco vittimasti o della Sinistra non bisogna caderci. Anche perché, mi perdoni, da quanto definirla un “voltagabbana della politica romana” è sinonimo di violenza politica? Penso basti un minimo di onestà intellettuale, vedendo come oggi è arrivato a un Assessorato in Campidoglio dopo aver fatto salti tra Alleanza Nazionale, UDC, Marchini e ora una lista civica di Gualtieri (quindi satellite del Pd). Perché sa, se leggesse bene non ho mai pronunciato parole volte a minacciarla o aspettarla sotto casa”.

Le dico questo, perché pubblica il mio commento – e fa benissimo – come a nome di un facinoroso, eppure io l’affronto sulla dialettica. Fortunatamente, non fa parte del mio essere la violenza politica… anzi, ho sempre ripugnato quel modo di agire”.
 

Quale futuro per lo Stadio dell’Ostiamare

Ad ogni modo, diatriba social a parte, la questione rimane ancora sospesa. Da un lato i tifosi chiedono risposte urgenti anche perché il campionato di Serie D 2022-23 è ripreso ieri, dall’altro il Comune ribatte sulla “pericolosità dell’impianto” e della sua, al momento “inagibilità”. L’obiettivo della parti dovrebbe però essere lo stesso, ovvero consegnare lo stadio alla città e al quartiere.

“Da tifoso dell’Ostiamare, mi limito a chiederle perché bambini, famiglie e tifosi non potranno più vedere la propria squadra del cuore giocare a Ostia, in un momento storico dove lo sport anima la vita del quartiere. Sperando una Commissione Trasparenza e Garanzia faccia piena luce sulla vicenda, la invito a trovare soluzioni concrete sulla faccenda piuttosto che formulare post mistificatori (menzionando persone lontane da metodi violenti come il sottoscritto)”, è il messaggio finale del tifoso.
 
 

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