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A 8 anni arriva a Roma e si mette a pulire la città (prima dei turisti stranieri): la lezione di civiltà viene da una bambina (VIDEO)

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Paola rifiuti Colosseo

È arrivata nella Capitale dalle Marche per andare a vedere allo stadio la sua squadra del cuore, la Roma. I giallorossi giocavano la semifinale della Conference League, contro il Feyenoord. Era il 25 maggio. Ben prima che i turisti giapponesi pulissero Ponte Sisto, imbarazzando l’amministrazione capitolina.

Ma, prima di recarsi all’Olimpico con mamma e papà, lei, Paola Sibilla-Lucan, ha fatto un giro per la città con i genitori. Prima tappa il Colosseo. E lì è rimasta. Di sasso. Vedere infatti quel monumento stupendo circondato da cumuli di spazzatura le ha stretto il cuore.

Nonostante Paola sia solo una bimba di 8 anni, ha capito che quella non era certo la “cartolina” che si aspettava della città che, seppur non sua, amava da sempre.

“Papà, ma qui è pieno di immondizia!”, ha detto rivolta al genitore. “Quando ha visto il degrado che avvolgeva il “suo” Colosseo, non ci ha pensato più di tanto, ha rimediato un paio di guanti e un grande sacco di plastica.
Non sopportava vedere simili cicatrici intorno al monumento che aveva visto sui libri”, ci racconta papà Walter.

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PaolaLa bimba ha iniziato a pulire, riempiendo sacchi su sacchi. E rinunciando a ore preziose della sua vacanza.
“Lei da tanto aspettava questo giorno, per lei il suo grande amore è il Colosseo”, spiega Walter Sibilla. La delusione di vederlo circondato di rifiuti è stata troppo grande. Paola doveva fare qualcosa per ridare dignità all’Anfiteatro Flavio.

Diverse le persone che hanno visto quella bimbetta armata di guanti, scopa e sacco. Qualcuno l’ha anche fotografata di nascosto, pensando forse che si trattasse di uno spot pubblicitario. Invece era tutta realtà. Una realtà purtroppo triste, quella che i romani vivono ogni giorno, con rifiuti che mortificano la città più bella del mondo.

Un cuore d’oro

Ma la generosità di Paola si manifesta anche in altri campi. Grazie agli insegnamenti dei genitori, la bimba infatti frequenta l’Avis e cerca di invogliare gli adulti a donare il sangue. Ha anche scritto una poesia per “convincere” gli scettici sull’utilità di questo importante gesto. 

encomio PaolaE non solo. Durante la pandemia, due anni fa, quando aveva solo 6 anni, è stata ripresa in un video mentre, in inglese, incitava i turisti a visitare la sua regione. Uno spot amatoriale realizzato ad Ancona che aveva lo scopo di invitare i turisti a visitare le Marche. “Si trattava di un tentativo per aiutare l’economia del territorio messa in ginocchio dalla prima ondata della Pandemia”, spiega Walter. 

Per questo video, diventato virale, Paola è stata premiata dal sindaco di Potenza Picena “per lo spirito di solidarietà,  senso civico e attaccamento al proprio territorio evidenziati durante l’emergenza Covid”.

Una bambina sicuramente eccezionale. Ma che non avrebbe potuto esserlo se non avesse ricevuto gli insegnamenti giusti dai suoi genitori.

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