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Via Appia patrimonio dell’UNESCO, adesso la candidatura è ufficiale: domani la cerimonia e la firma del protocollo d’intesa

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Via Appia patrimonio dell'UNESCO

Via Appia e il riconoscimento da parte dell’Unesco, sarà ufficializzata domani la candidatura della strada millenaria per annoverarla quale patrimonio dell’umanità. La cerimonia si terrà a partire dalle 10.00 alle Terme di Diocleziano dove verrà firmato il protocollo di intesa. Dopodiché la candidatura sarà attenzionata dal consiglio direttivo dell’Unesco e si dovrà attendere il responso.

La proposta per candidare la Via Appia a patrimonio mondiale dell’umanità

“La via Appia è un itinerario da valorizzare e da porre al centro del turismo lento per rafforzare l’offerta di nuovi attrattori come i cammini e i percorsi sostenibili, fondamentali per lo sviluppo in chiave culturale delle aree interne, ma anche per la tutela del nostro patrimonio. La Regina Viarum unisce territori ricchi di uno straordinario patrimonio culturale, archeologico e paesaggistico e ha le caratteristiche per divenire uno dei più grandi cammini europei”. Con queste parole l’allora Ministro della Cultura, Dario Franceschini, aveva presentato l’avvio dell’iter di candidatura alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO della Via Appia Antica, nel percorso integrale da Roma a Brindisi e comprensivo della variante traianea.

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Il tracciato e il progetto per la Via

Per la Via Appia. Regina Viarum”, già presente nella Lista propositiva italiana dal giugno 2006, l’obiettivo è quello di proporne l’iscrizione come “sito seriale”, tipologia prevista dall’Unesco nelle Linee guida operative della Convenzione per la protezione del Patrimonio culturale e naturale del 1972. Come noto, l’antico asse viario, il primo concepito come “via pubblica”, fu il prototipo dell’interno sistema viario romano e ancora oggi, con i suoi 120.000 km di lunghezza, costituisce il fulcro dell’articolata viabilità del bacino del Mediterraneo. Lungo l’intero tracciato della Via Appia Antica si trovano molteplici testimonianze infrastrutturali, archeologiche, architettoniche, funerarie e civili che rappresentano un patrimonio culturale di eccezionale importanza al quale il Ministero della Cultura sta dedicando importanti investimenti per interventi di restauro e valorizzazione.

La cerimonia del 10 gennaio 2023

Alla cerimonia di domani prenderanno parte, tra gli altri, il Sottosegretario di Stato Giancarlo Mazzi, il Presidente della Pontificia Commissione di archeologia sacra, Pasuqale Iacobone. E ancora: il Presidente della Regione Puglia Emiliano, il Presidente della Basicalata Vito Bardi, il Presidente Vicario della Regione Lazio Daniele Leodori, l’Assessore alla cultura di Roma Miguel Gotor. A presentare e ad avviare l’iter di avvio della candidatura era stato il Ministero della Cultura nel maggio dello scorso anno come visto. Si tratta della prima candidatura promossa direttamente dal Ministero e che vede il coinvolgimento di 74 comuni, 15 parchi, 12 città, 4 regioni, 25 università. 

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