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Vive la violenza dei padroni e il tumore, cane salvato dall’Enpa: ora è pronto per l’adozione

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Vive la violenza dei padroni e il tumore, cane salvato dall’Enpa: ora è pronto per l’adozione. E’ la storia di Ettore, un cane salvato in condizioni disperate dall’ENPA Roma. Non solo le botte subite da quelli che dovevano essere i suoi padroni, ma anche un totale abbandono che avevano reso l’animale un semi vegetale: non usciva mai, unghie lunghe, mai lavato, mangiava poco e soprattutto nel suo intimo combatteva con un grave tumore.

Ettore, il cane rinato dopo le violenze e il tumore

Come racconta il Messaggero Roma, il cane ha vissuto un’esperienza terribile nel proprio passato. A salvargli la vita, oltre l’intervento dei volontari, anche l’arresto dei padroni, che lo tenevano segregato in casa e in balia della morte. Come detto dai volontari, “ancora un mese e il cane sarebbe morto senza l’intervento di nessuno”. Non solo lo stato di degrado in cui viveva, ma anche una massa tumorale degenerata allo stomaco che lo stava lentamente divorando.

In merito alla storia dell’animale, l’Enpa racconta: “Ettore arriva da una storia di maltrattamenti continui, ci hanno chiamato da Montesacro perché era stato lasciato solo, recluso in un appartamento, non usciva da anni e gli veniva portato il cibo una volta al giorno oltre ad avere unghie lunghissime, era magrissimo e denutrito e non si riusciva ad accarezzare e a prenderlo in braccio perché mordeva – dice Maurila Amoroso dell’Enpa di Roma – ma la cosa più brutta è che presentava una massa tumorale enorme allo stomaco che dopo si è rivelata essere la milza ingrossata e degenerativa che ha richiesto un’operazione immediata, penso un altro mese e il cane non ce l’avrebbe più fatta”.

La rinascita di Ettore si deve anche a una persona, l’educatore cinofilo Giuseppe Viero. Il cane oggi non morde più per qualsiasi cosa, ma rimane un cane che ha subito dei profondi traumi e che non ama essere preso in braccio come un peluche. Come ribadiscono gli educatori, è un cane che cerca adozione, ma servono persone esperte di cani per darlo in affidamento. Infatti, l’animale è sconsigliato per persone inesperte e soprattutto famiglie. 

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