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Aumento dei contagi con Omicron 2: ecco chi rischia la terapia intensiva

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Coronavirus, preoccupa l’andamento della curva epidemiologica soprattutto in relazione alla diffusione della Variante Omicron e della sua sottocategoria. Entrambe sono molto contagiose seppur, fortunatamente, meno aggressive delle precedenti mutazioni del virus. Per dare un’idea dell’estrema contagiosità, basti pensare che la variante Omicron 2 ha un RO vicino al 18, pari cioè a quello del morbillo. Tuttavia, nonostante nel corso degli ultimi giorni i ricoveri sono tornati a salire, bisognerà attendere circa una decina di giorni per capire in che modo l’impennata dei contagi andrà ad incidere sulle strutture ospedaliere. 

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Variante Omicron 2: chi rischia di terapia intensiva

Come detto, i nuovi contagi a causa della diffusione della sottovariante di Omicron nel corso degli ultimi giorni sono aumentati a  dismisura. Ciò desta delle preoccupazioni soprattutto per una data categoria di persone, la quale — se dovesse contrarre il virus — potrebbbere incorrere in conseguenze maggiormente severe.  Ma chi sono le persone che rischiano maggiormente a causa dell’impennata dei nuovi contagi ricondubili ad omicron 2 ?

A risentire maggiormente della contagiosità e pertanto della pericolosità di Omicron 2, ci sono sicuramente le persone non vaccinate, le quali rischiano di incorrere anche in un quadro clinico piuttosto severo che potrebbe arrivare a contemplare anche la terapia intensiva. Pertanto, le persone non immunizzate potrebbero essere maggiormente  esposte al rischio di contrarre il Covid anche in modo severo con Omicron 2. 

Tuttavia, come si spiega anche l’elevato numero di reinfezioni nelle persone vaccinate?

L’alto tasso di reinfezioni che si registra anche nelle persone vaccinate con il booster è riconducibile ad una risposta immunitaria inferiore rispetto a quello che per esempio avveniva con la Variante Delta. Tuttavia, rimane cruciale completare il ciclo di vacccinazione in quanto esso è l’unico scudo che ci protegge dal contrarre la malattia in modo severo.

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