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Come cambia il Green Pass in zona arancione: tutte le novità in vigore da dicembre 2021

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Come cambia il Green Pass in zona arancione. Torna a correre l’epidemia in Italia e si studiano nuove misure per avanzare la (nuova) frenata del virus. Lo scenario, complessivamente, è ancora sotto la soglia di rischio nel nostro Paese soprattutto grazie ai livelli raggiunti dalla vaccinazione a differenza di altre realtà europee dove la situazione è già di piena allerta. Ad ogni modo il Governo è al lavoro per i nuovi provvedimenti che dovrebbero vedere la luce nei prossimi giorni e settimane, considerando anche l’approssimarsi delle festività natalizie. 

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Green pass zona arancione: cosa cambia, le Regioni a rischio

Tra le ipotesi vi è quella di una rimodulazione del green pass. Da dicembre, con Decreto che dovrebbe arrivare a breve, il super green pass entrerà in vigore. Il tampone resterà valido ai fini della circolazione verde ma soltanto per lavorare. Dopodiché si pensa di estendere il pass, la cui validità sarà ridotta a nove mesi, anche ai trasporti.

In parole povere le restrizioni delle zone gialle, arancione e rosse varranno soltanto per i non vaccinati. Ad esempio in zona arancione i ristoranti potrebbero restare aperti solo per i vaccinati mentre ai “no vax” sarebbe destinato l’asporto. Al momento, lo ricordiamo, tutta l’Italia è in zona bianca ma presto gli scenari potrebbero mutare.

Tra le Regioni a rischio zona gialla ad oggi ci sono, sulla base dei dati qui sopra riportati, la PA di Bolzano, il Friuli Venezia Giulia, e, in misura minore la Calabria. Ricordiamo che per il passaggio di colore da bianco a giallo è necessario che vi sia un’occupazione dell’area medica superiore al 15% e quella della terapia intensiva sopra il 10%. Tale parametro, aggiunto nei mesi scorsi, si affianca a quello dell’incidenza settimanale per 100.000 abitanti: anche laddove si verifichi infatti un’incidenza dei casi Covid superiore a 50 (per 3 settimane consecutive) la Regione resta in fascia bianca a patto di rimanere entro le soglie dei posti letti poc’anzi specificate.

Super green pass: cos’è, come funziona, vaccinati e non vaccinati

A parlare delle possibili prossime mosse del Governo è stato in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro della P.A., Renato Brunetta. “Imponendo il green pass a tutto il mondo del lavoro abbiamo fatto la più grande strategia di politica economica. Ma il governo segue con estrema attenzione quel che accade in Italia e fuori e ascolta il grido di dolore di molte regioni. Non si tratta di cambiare strategia, ma di rafforzarla per non dover richiudere”, spiega.

Il ministro, comunque, non parla di obbligo vaccinale. “La decisione non mi sembra questa, con uno zoccolo duro di irriducibili del 10% l’obbligo non risolve nulla. Che fai, gli applichi il trattamento sanitario obbligatorio? La strada è un super green pass responsabile e condiviso, per non far pagare a tutti l’egoismo di alcuni”.

Draghi, osserva Brunetta, “è cauto e fa bene, deve rappresentare l’equilibrio. Ma è stato in prima linea sull’estensione del green pass al mondo del lavoro, determinatissimo e non cauto. E prenderà la decisione giusta anche questa volta”. Poi spiega che “se gli indicatori ospedalieri dovessero peggiorare, penso sia il caso di rafforzare il green pass escludendo i non vaccinati da alcune attività sociali”.

Cioè “ristoranti, stadi, piste da sci, teatri, cinema, discoteche. Perchè far pagare a tutto il mondo del terziario urbano, della cultura, dello sport e del tempo libero con restrizioni che rischiano di ripiombarci in lockdown parziali? Vorrebbe dire costi di impresa, ristori, deficit, crisi, nuovo crollo dei consumi”. Comunque i tamponi sono ancora il compromesso migliore. Le decisioni vanno prese con gradualità, sulla base dell’evidenza scientifica”.

 

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