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Come riconoscere i sintomi della dipendenza da gioco

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Di pari passo alla crescita esponenziale delle piattaforme online di gambling e betting si registra un aumento progressivo delle forme di dipendenza dal gioco, in forma lieve o patologica. Per quanto riguarda il primo aspetto, i dati di Agimeg – l’Agenzia Giornalistica del Mercato del Gioco – confermano il trend di ascesa del comparto digitale che a dicembre 2021 ha fatto registrare una crescita a doppia cifra per casinò games, poker cash e tornei con una spesa superiore a 326 milioni di euro, e un incremento del 3% rispetto anche al mese precedente. Sul fronte della ludopatia sono invece emblematiche le parole del senatore Endrizzi del M5S per cui il gioco online comporti oggi seri rischi sul piano sociale nonostante l’offerta sia di natura pubblica. In altre parole le autorizzazioni concesse regolarmente dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli comportano la proliferazione selvaggia, ma legale, dei portali d’azzardo al punto di indurre i giocatori a contrarre forme variegate di ludopatia pur utilizzando piattaforme perfettamente sicure e autorizzate.

I portali AAMS italiani e stranieri con regolare certificazione da parte dell’ADM restano in ogni caso il punto di partenza migliore e più sicuro per tuffarsi nel mondo delle scommesse sportive. Il motivo è semplice. Si tratta di piattaforme che garantiscono la trasparenza durante il gioco, l’affidabilità dei pagamenti e il contrasto alla ludopatia. In questi casi le policy aziendali sono chiare ed esplicite, gli strumenti di addebito e accredito sono quelle più autorevoli e affidabili nel mercato per cui è impossibile subire frodi di nessun tipo e, infine, vengono approntati strumenti per l’autolimitazione di puntata tramite impostazione dei limiti oppure il blocco periodico o definitivo del proprio account per sospendere le giocate. Inoltre, gran parte dei portali di gaming e betting è certificato anche da enti esterni come Assologico e GamCare. Ovviamente, il logo ADM presente nel footer e in ogni pagine del sito resta la garanzia maggiore a tutela dei player.

Eppure il problema rimane. Come sottolineato dal senatore Endrizzi, i giocatori corrono il rischio di sviluppare forme più o meno gravi di ludopatia partendo proprio dai casinò AAMS. Basti analizzare, ad esempio, l’indagine recente condotta dall’ARESS – l’Agenzia Regionale Strategica per la Salute ed il Sociale – nella quale si evince che in Puglia c’è chi ha perso fino a un milione di euro con il gioco d’azzardo e attualmente 700 pugliesi sono in cura per sconfiggere la dipendenza. In sostanza, il mondo delle scommesse non è affatto un posto sicuro. Più in dettaglio, l’ARESS ha realizzato anche una profilazione del giocatore tipo pugliese, che per il 91% è di sesso maschile con età compresa tra i 20 ai 54 anni. Ancora più in dettaglio, il 50% dei soggetti è già in carico alle Asl di Bari e Taranto.

In ogni caso, una o più soluzioni sono percorribili. Proprio a partire dai casinò online che, come anticipato, mettono a disposizione degli utenti gli strumenti e alcune sezioni apposite del sito web come quelle del Gioco responsabile in cui sono elencati i principali i sintomi della dipendenza e le modalità per intervenire in modo tempestivo. In relazione ai sintomi e ai comportamenti legati alla ludopatia da gioco è possibile fare un elenco piuttosto dettagliato, ma non esaustivo, delle dinamiche più frequenti riscontrate.

In primis l’incapacità di smettere, unita all’aumento progressivo del tempo trascorso sui portali di gioco online o nelle sale gioco reali, che tra l’altro, dal 18 gennaio sono oggetto di nuove regole. E ancora: la pianificazione mentale automatica della partita successiva, l’ossessione per nuovi metodi di guadagno, il vanto del gioco, l’esagerazione delle vincite con gli amici e la minimizzazione delle perdite. Sintomi corporei come introversione, stanchezza o irritabilità e violenza durante i tentativi di interruzione del gioco sono eloquenti. Come il caso di Civitavecchia: quando l’utente che ha perso tutto alle slot ha minacciato e poi rubato 5.000 alla sala gioco. E poi: perdita di interesse per passatempi e hobby alternativi, rifiuto a inviti per eventi sociali e aumento del gioco in solitudine. L’incremento delle somme scommesse, il tentativo di vincere per recuperare il denaro perso, le richieste di prestiti per pagare i debiti, le informazioni false volte a nascondere l’entità delle puntate, la partecipazione ad attività illecite per acquisire denaro utile alle scommettesse sono prove ulteriori di una forma di dipendenza. Chi si riconosce in questi sintomi o semplicemente conosce persone che mostrano simultaneamente alcuni o gran parte di questi evidenti segnali dovrebbe considerare l’ipotesi di essere vittima di una forma più o meno grave di ludopatia.

Al riconoscimento del problema seguono ovviamente possibili soluzioni. Il primo step è ammettere di avere un problema legato al gioco. Fondamentale, salvifico e inevitabile. Parlarne quindi subito con un familiare o con organizzazioni fisiche e digitali di assistenza tra cui Giocatorianonimi.org e l’Istituto Superiore di Sanità al numero numero verde gratuito 800558822. Nel frattempo una buona prassi è quella di stabilire subito un budget destinato al gioco, da ridurre progressivamente nel tempo, ristabilire le abitudini familiari di base e realizzare una rete di supporto fondata anche da amici ed enti di assistenza sociale. Sul piano finanziario diventa altresì fondamentale creare conti separati per il gioco, verificare i reali debiti da onorare, determinare i guadagni e i costi medi mensili personali o della propria famiglia e gli investimenti a lungo termine.

Guarire dalla ludopatia per gioco d’azzardo è possibile. Ma la forma migliore di prevenzione resta il gioco responsabile. Che si tratti di piattaforme legali, affidabili e certificate dall’ADM il modo più sicuro è approcciarsi al betting come una forma pura di svago, utile solo ad arrotondare in minima parte i redditi da lavoro conseguiti con fatica. Redditi che, al contrario, potrebbero essere intaccati drasticamente e persi irrimediabilmente senza alcuna possibilità di rientro.

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