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Allarme colera in Ucraina: quali sono i rischi per l’Italia. Bassetti: ‘Bisogna vaccinare i profughi’

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Medico

Come se la guerra non fosse abbastanza, a Mariupol la situazione sanitaria starebbe degenerando. Nella città, quella simbolo della guerra in Ucraina, ormai conquistata dai russi, iniziano a registrarsi i primi casi di colera. 

Il governo russo ha già disposto la quarantena per alcune parti della città. Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco, ha lanciato l’allarme alla tv ucraina, affermando che tutti si stanno preparando all’emergenza. Ma sta davvero scoppiando l’ennesima epidemia?

Rischio Colera a Mariupol: cosa sta succedendo

L’emergenza sanitaria a Mariupol starebbe destando non poche preoccupazioni. Il consigliere Petro Andryushchenko ha affermato «La parola colera si è sparsa tra gli ufficiali della città e i loro supervisori. Per quanto ci riguarda, l’epidemia è già iniziata».

I primi casi si sarebbero registrati nei primi giorni di giugno e, complice il caldo torrido, la situazione potrebbe precipitare velocemente. 

Continua Andryushchenko: «La gente sta invano in fila per sei ore nel caldo e al sole. Non c’è acqua potabile e non è possibile reperirla da nessuna parte nel territorio. Negli ultimi giorni ogni ora almeno dieci persone vengono portate in ospedale per svenimento. La puzza che giunge dall’obitorio, a 200 metri di distanza, diventa ogni giorno più intensa».

Il vice ministro della Salute ucraino ha spiegato che la situazione è potenzialmente esplosiva a causa delle mancate norme igieniche che, come sappiamo, portano alla diffusione delle malattie infettive:

“A causa delle sepolture di massa e della mancanza di accesso all’acqua potabile comprendiamo che i rischi aumenteranno gradualmente data la temperatura dell’aria, perché il caldo può contribuire alla diffusione di malattie infettive».

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Quali sono i sintomi

Quando contraiamo la malattia il sintomo più evidente è la dissenteria. Il colera può essere fatale per grave disidratazione, soprattutto in bambini o in anziani. E i campanelli d’allarme sono tanti. 

È un pericolo per l’Italia?

A commentare i primi casi di colera registrati in Ucraina è stato l’infettivologo Matteo Bassetti il quale, in un’intervista all’agenzia di stampa Adnkronos, ha affermato:

“Il miglior alleato delle malattie infettive sono le guerre. Queste malattie colpiscono tipicamente in condizioni socio-economiche disagiate e la situazione sociale, economica e igienica in Ucraina è labile in questo momento. E non dimentichiamo che l’Ucraina già di suo aveva una adesione alle vaccinazioni molto bassa, prova ne è che già prima della guerra c’erano focolai di polio, morbillo. E ora il colera. Evidentemente le malattie infettive, soprattutto quelle altamente contagiose o quelle facilmente diffusibili in queste condizioni, hanno trovato terreno fertile”

Per quanto riguarda l’Italia, Bassetti afferma che c’è la necessità di vaccinare i profughi che vengono dall’Ucraina. “Il morbillo, polio e colera-  dice l’infettivologo- sono malattie che si possono prevenire con il vaccino”. Con la speranza che il pericolo rientri presto e che la guerra, dopo mesi di sangue, termini. 

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