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Ama perde pezzi (e consiglieri), rimangono in due nel cda: il Comune in affanno

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Un furto in piena regola quello che l'altra notte si è consumato in uno dei depositi Ama sulla Pontina. Rubate le chiavi di 10 furgoncini.

Roma. Il consiglio di amministrazione Ama si sta sgretolando, perdendo pezzi per strada. Proprio ieri, alla fine di una riunione pomeridiana, un altro pezzo si è staccato: il consigliere Claudio Voglino ha presentare le sue dimissioni. E prima di lui, solamente pochi giorni fa, era andata via anche Luana Labonia, membro che nella divisione politica rappresentava la maggioranza.

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Il cda di Ama perde pezzi: la fuga dei consiglieri

Insomma, come riportato anche da Repubblica, nel giro di pochi mesi il cda di Ama è passato da cinque consiglieri a due. Nel calcolo e nelle rendicontazioni, inoltre, va inserita anche Claudia Pezzi che ha lasciato la municipalizzata di Roma nel mese di dicembre scorso. Il risultato è che i ”sopravvissuti” sono, ora, troppo pochi – meno della metà – per fare in modo che il consiglio vada avanti, e per tale ragione Pace ha voluto convocare d’urgenza per il primo marzo una assemblea ordinaria. L’ordine del giorno sarà la ” ricostituzione del consiglio di amministrazione”. La cosa è urgente, e bisogna fare anche in fretta per ricostituire il tutto. Per Gualtieri è un bel problema, dal momento che ora l’azienda può portare avanti solo l’ordinaria amministrazione: il Sindaco ha scommesso tutto proprio sulla municipalizzata dei rifiuti e su Acea per ”pulire” la città di Roma. 

Critiche, preoccupazioni: Gualtieri in affanno

Sulla questione, Marco Di Stefano, capogruppo di Udc – Forza Italia, ha attaccato: “Le dimissioni di tre consiglieri d’amministrazione e la decadenza del Cda di Ama pongono fine alla stagione, fortunatamente breve, della conduzione autoritaria e poco democratica del presidente Pace. Al di là delle giustificazioni diplomatiche dei tre dimissionari, alla base di tutto c’è certamente la contrarietà al modo di gestire il Consiglio d’amministrazione da parte del presidente”. Parallelamente arrivano anche le comprensibili preoccupazioni dei sindacati: “Chiederemo all’amministrazione Gualtieri cosa sta succedendo e di spiegarci perché tutti si stiano dimettendo, nonché di nominare subito un nuovo Cda per rendere di nuovo operativa la municipalizzata”.

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