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Amica Chips, ritirato un lotto ‘Ortolana’ per ‘alti livelli di acrilammide’: ecco quale e cosa fare

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Amica Chips, ritirato un lotto di chips di verdure per ‘alti livelli di acrilammide’: ecco quale e cosa fare. Lo segnala il ministero della Salute. Il lotto in questione è il 080587, e l’avvertenza è di riportare il prodotto al punto vendita.

Il ritiro del lotto di chips di verdure Amica Chips

Ritirato un lotto di chips di verdure di Amica Chips ‘Ortolana’ per alti livelli di acrilammide. L’acrilammide è una sostanza chimica che si forma naturalmente nei prodotti alimentari amidacei durante la cottura ad alte temperature, soprattutto la frittura, che secondo l’Efsa potenzialmente aumenta il rischio di sviluppare il cancro nei consumatori di tutte le fasce d’età. Lo segnala il ministero della Salute. Il lotto in questione è il 080587, e l’avvertenza è di riportare il prodotto al punto vendita. 

Un lotto di chips di verdure di ‘Amica Chips Ortolana’ è stato ritirato per alti livelli di acrilammide. A riportare l’avviso emesso dall’azienda produttrice Yellow Chips è il Ministero della Salute, che avverte di riportare il prodotto nel punto vendita in cui è stato acquistato. Il lotto interessato è il 080587, con scadenza il 25 marzo 2023, prodotto in uno stabilimento dei Paesi Bassi. L’acrilammide, si legge sul portale Efsa, l’autorità europea per la sicurezza degli alimenti, “è una sostanza chimica che si forma negli alimenti amidacei durante la cottura ad alte temperature (frittura, cottura al forno e alla griglia) e anche durante le lavorazioni industriali a temperature di oltre 120 gradi con scarsa umidità”. Tipica del cibo dal sapore di ‘abbrustolito’, che lo rende più gustoso, si forma per lo più da zuccheri e aminoacidi e la sua presenza “è stata riscontrata in prodotti come patatine, patate fritte, pane, biscotti e caffè”. Dopo un iter di valutazione iniziato nel 2005, l’Efsa ha pubblicato nel 2015, la sua prima valutazione completa dei rischi derivanti da acrilammide negli alimenti, nella quale gli esperti concludono che “la sostanza potenzialmente aumenta il rischio di sviluppare il cancro nei consumatori di tutte le fasce d’età”.

Un altro richiamo alimentare ha riguardato, pochi giorni fa, il lotto 237 delle patatine di marchio ‘Viva chips’ alla Paprika, con scadenza 23 agosto 2023 a causa di una “contaminazione da olio minerale” che, come si legge sull’avviso dell’azienda produttrice Solid Food con sede in Romania, “può provocare cancro”.

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