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Amputati gli arti per una meningite fulminante, parte la raccolta fondi per permettersi protesi bioniche

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Amputati gli arti per una meningite fulminante, parte la raccolta fondi per permettersi protesi bioniche. Come scrive Il Messaggero, è la storia di un papà di famiglia della provincia di Latina. L’uomo, che lavorava come magazziniere in un’impresa locale, si è ammalato improvvisamente di meningite fulminante. I medici, per salvargli la vita, hanno dovuto obbligatoriamente amputargli braccia e gambe, trasformando così di fatto la sua quotidianità.

Amputati gli arti, il papà di Latina non si arrende

Eppure, il signore non si arrende. Per amore di sua moglie, la prima a dargli la notizia delle pesanti amputazioni dopo il risveglio del coma, e soprattutto dei suoi figli. Vorrebbe provare a tornare a lavorare, attraverso però l’utilizzo di particolari protesi bioniche di ultima generazione. Quelle dell’ASL, come detto dallo stesso signore che dovrebbe servirsene, non permettono grandi movimenti neanche per affrontare sufficientemente la quotidianità di casa.

Per tornare a lavorare, l’uomo avrebbe bisogno di protesi dal valore complessivo di 60 mila euro. Queste gli permetterebbero, per intenderci, il movimento della “presa” e soprattutto la rotazione dei polsi, necessario peraltro anche nella vita di tutti i giorni. Vedendo come la ASL di Latina non rimborsava nulla riguardo a queste protesi futuristiche e di ultima generazione, anche l’esigenza di aiutare con il proprio stipendio la famiglia, ha deciso di intraprendere una strada.

Infatti, avrebbe aperto una raccolta di fondi per le protesi che desidererebbe sulla piattaforma GoFundMe. In pochi giorni da cui ha attivato la raccolta, la solidarietà delle persone è stata fortissima: infatti la cifra donata, al momento, si aggira sui 30 mila euro, ovvero metà della spesa che l’uomo dovrebbe investire per avere le protesi desiderate. Grazie alla generosità di amici e cittadini, tutto fa ipotizzare che l’uomo potrebbe realmente ottenere la cifra desiderata nei prossimi giorni, con l’obiettivo di tornare a svolgere un lavoro.

Amputati gli arti per una meningite fulminante, parte la raccolta fondi per permettersi protesi bioniche

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