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Compra un kit fai-da-te da 30€ per l’inseminazione artificiale e rimane incinta: la storia di Lorenzo e della sua mamma

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chiesa contro l'utero in affitto

È rimasta incita al primo colpo con il kit per l’inseminazione artificiale fai da te. La protagonista è Bailey Ennis, 24enne di Londra che lo scorso 2 luglio è diventata mamma.

La 24enne londinese ha scelto il donatore, ha comprato il kit e ha seguito le istruzioni. Poi è rimasta incinta al primo tentativo. E così è nato Lorenzo.

Vantaggi dell’inseminazione fai da te

Evidentemente l’inseminazione fai da te ha un costo nettamente inferiore a quello di una clinica, ma comporta dei rischi, anche legali.

Bailey ha raccontato del suo desiderio di diventare mamma. “È da quando sono adolescente che desidero diventare mamma, e come donna gay, ho sempre saputo che sarebbe stato un caso di inseminazione artificiale. Ma non avevo alcun desiderio di avere una relazione. Volevo solo avere un bambino”.

L’esperienza di Bailey è stata un successo

Nel settembre del 2021 ha scelto un donatore di sperma su un sito specializzato. Dopo avere ottenuto il consenso dell’uomo, i due si sono scambiati i numeri e si sono incontrati in un bar per concordare tutto.

I due hanno raggiunto l’accordo e la 24enne ha comprato il kit. L’uomo ha portato il suo seme e insieme hanno seguito le istruzioni. Dopo poche settimane Bailey ha saputo di essere incinta. 

I rischi dell’inseminazione fai da te

La fecondazione con il kit fai da te è scelta da donne single che non voglio rapporti intimi ma desiderano la maternità. Ma è scelto anche da coppie che scoprono l’infertilità maschile ma non possono farsi carico delle spese che richiede rivolgersi a una clinica.

L’acquisto di kit fai da te per l’inseminazione artificiale è legale in Italia, ma presenta diversi rischi. Dal punto di vista medico le inseminazioni effettuate in un centro specializzato di fertilità hanno una probabilità di gravidanza che triplica i trattamenti fatti in casa.

Dal punto di vista legale, il rischio è che il donatore avanzi diritti legali sul bambino. Le cliniche specializzate invece controllano i donatori da punto di vista medico e psicologico, e tutelano la mamma, assicurando che il donatore non abbia diritti legali sul bambino.

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