Home » News » Cronaca » Festa della Repubblica 2023, il 2 giugno si lavora?

Festa della Repubblica 2023, il 2 giugno si lavora?

Pubblicato il
Festa della Repubblica a Roma

Il 2 Giugno, in vista della Festa della Repubblica 2023, i lavoratori non dovrebbero lavorare perché considerato giorno festivo. Lo status di giornata festiva, storicamente, riprese questo ruolo nel 2001, quando l’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi fece tornare questa giornata al suo posto nel calendario, con il ripristino della festa anche per tutti i lavoratori italiani. 

Alla Festa della Repubblica 2023, i lavoratori si fermano

Tale invito a fermarsi dal proprio lavoro per la giornata del 2 Giugno 2023, arriva proprio dai sindacati dei lavoratori. A lanciare questo appello, sono le sigle di FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS-UIL. In particolare, le sigle sindacali invitano a fermarsi i lavoratori attivi nel commercio e soprattutto quelli operativi all’interno delle attività nei centri commerciali, con tali luoghi presi d’assalto in Italia durante le giornate festive. Per chi lavorasse, questa giornata deve essere retribuita come giornata festiva. 

Come viene considerata la retribuzione per questa giornata?

Come detto, dev’essere considerata come una normale giornata festiva, al pari di altre ricorrenze come il 25 Aprile e il Primo Maggio. Per le altre attività, in caso di un dipendente sospeso per almeno due settimane, tale retribuzione invece non è garantita. Tra le festività retribuite, ci sono anche quelle religiose. In Italia, in tal senso, troviamo infatti l’Immacolata, Natale, S. Stefano, Capodanno, Epifania, Pasqua, Pasquetta, Ferragosto e Ognissanti il 1° novembre: qui, anche per motivi religiosi, ogni lavoratore è invitato a staccare dall’attività lavorativa. 

Il 2 Giugno tra le festività obbligatorie in Italia

In Italia, ci sono festività che vengono considerate obbligatorie e dove il lavoratore non deve lavorare. In queste troviamo, infatti: 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno; – festività infrasettimanali: 1 gennaio, 6 gennaio, lunedì dell’Angelo, 1 novembre, 8 dicembre, 25 e 26 dicembre, giorno del Santo Patrono del Comune presso cui viene svolta l’attività lavorativa. Giornate dove il lavoratore può staccare dalla propria attività lavorativa, trovandosi una giornata di riposo dove potersi rilassare.

Sciopero Trenitalia venerdì 26 maggio 2023: orari e treni garantiti, tutte le info

Impostazioni privacy