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La raccolta fondi per la città dell’Ucraina rimasta senz’acqua a causa della guerra

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Prove di guerra a Sabaudia

Il conflitto tra Russia e Ucraina purtroppo non accenna a fermarsi a la popolazione è sempre più provata. Tra le zone più colpite c’è la città di Mykolaïv, una delle aree principali del sud dell’Ucraina, i cui abitanti soffrono da mesi l’assedio dell’esercito russo. I bombardamenti indiscriminati che colpiscono i civili sono una realtà quotidiana, le sofferenze sono immani, così come i volontari di Stopthewarnow, una delle Associazioni umanitarie impegnate nelle zone di guerra, ha avuto modo di constatare in prima persona durante le visite svolte nella città.

La crisi idrica a Mykolaïv

Ma tra le ripercussioni per i civili non ci sono quelle “dirette”, ovvero quelle provocate da missili e bombe. Ci sono tutta una serie di problematiche collaterali che stanno rendendo impossibile la sopravvivenza delle persone. A causa della guerra infatti, la popolazione di Mykolaïv, dimezzatasi dall’inizio del conflitto, sta affrontando una grave crisi idrica.

Il conflitto scatenato dalla Russia ha portato all’interruzione delle forniture idriche vitali verso la città. Inoltre, le installazioni di depurazione e dissalazione dell’acqua sono state oggetto di attacchi missilistici, i quali hanno ridotto al minimo la capacità della città di far fronte al proprio fabbisogno giornaliero.

Gli aiuti

Secondo alcune stime locali fornite a Stopthewarnow, nel giugno 2022 solo 1/7 dell’acqua
idealmente necessaria per rifornire adeguatamente la popolazione era attualmente in funzione. Ad oggi, la città di Mykolaïv dipende per lo più dagli aiuti provenienti da Odessa. Con l’avvicinarsi dell’inverno, tuttavia, questi saranno sempre più difficili da far giungere agli abitanti assediati: si rischia il peggioramento di una già grave crisi umanitaria.

La raccolta fondi

Occorre intervenire adesso, garantendo il diritto di accesso all’acqua alla popolazione di Mykolaïv.
Dobbiamo renderla indipendente emancipandola e rendendola autonoma in vista dei prossimi mesi, che saranno i più duri da affrontare. “Per questo, #Stopthwarnow chiede il tuo aiuto!“, è l’appello dell’Associazione. 

“L’obiettivo è quello di arrivare al maggior numero di donazioni per garantire l’acquisto di almeno un dissalatore da donare alla città di Mykolaïv. Infatti, con un solo di questi equipaggiamenti si potrebbero garantire dai 17 ai 20 mila litri di acqua potabile al giorno alla popolazione locale, aiutando in maniera concreta i civili della città“, aggiungono.

Chi volesse partecipare può donare con carta di credito oppure tramite bonifico intestato a:

ARCS – ARCI Culture Solidali APS,
Via dei Monti di Pietralata 16, 00157 Roma
Banca popolare etica, Via Parigi 17, – 00185 Roma
C/C n. 15080807
IBAN: IT12S0501803200000015080807
BIC/SWIFT: CCRTIT2T84A
Causale: Dissalatore – #Stopthewarnow

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