Home » News » Cronaca » No all’inceneritore di Roma: Pomezia, Ardea, Marino e Ariccia ricorrono al TAR

No all’inceneritore di Roma: Pomezia, Ardea, Marino e Ariccia ricorrono al TAR

Pubblicato il
Ricorso al Tar inceneritore Roma
No all’inceneritore di Santa Palomba, il Comune di Pomezia presenta il ricorso. Insieme a Piazza Indipendenza altri tre Comuni, tra cui quello di Ardea.
 
Continua la ‘battaglia’ per contrastare la realizzazione del termovalorizzatore voluto dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Una mega fornace di rifiuti che necessiterà di 600.000 tonnellate all’anno di rifiuti ma che, com’è noto, sarà spedito al confine più remoto del territorio capitolino, ovvero nella zona di Santa Palomba. 
 
Termovalorizzatore Roma
Termovalorizzatore Roma – ilcorrieredellacitta.com
 
E pazienza se a subire gli effetti impattanti dell’inceneritore saranno i Comuni di bacino, dai Castelli al litorale. Ora però, dopo le iniziative messe in campo da comitati e associazioni (ancora in essere alcuni ricorsi in Tribunale) – compreso l’ultimo sit-in in Campidoglio andato in scena ad inizio mese – anche le Amministrazioni di quattro territori hanno deciso di presentare istanza al Tar. 
 

Quattro Comuni ricorrono al TAR contro il termovalorizzatore di Roma

E così mentre Gualtieri sostiene di “non vedere particolari proteste contro il suo impianto” gli Enti locali si attivano per ribadire il loro “no” all’inceneritore. Il Comune di Pomezia – si legge in una nota pubblicata in data odierna – insieme alle amministrazioni comunali di Ardea, Marino e Ariccia, ribadisce la propria contrarietà all’inceneritore di Santa Palomba.
 
“E lo fa con un atto concreto, il ricorso al Tar del Lazio, contro Roma Capitale e RTI ACEA Ambiente srl in merito al bando di gara e la determinazione dirigenziale del Comune di Roma finalizzati alla ‘progettazione, autorizzazione all’esercizio, costruzione e gestione di un impianto di termovalorizzazione autorizzato con operazione R1, e capacità di trattamento pari a 600.000 ton/anno di rifiuti”, spiega il comunicato.
 

Le motivazioni

Nel ricorso, da quanto si apprende, è stato fatto riferimento alla tutela degli interessi collettivi che hanno i quattro Comuni ad agire contro la determina che ha indetto il bando di gara. Sono state elencate le criticità ambientali (aria, acqua e suolo), territoriali, legate alla viabilità e all’esistenza ulteriori siti contaminati e di una situazione di inquinamento diffuso nella zona. Oltre a ciò, i motivi del ricorso comprendono eccesso di potere, illogicità, irragionevolezza e violazione del principio di proporzionalità. A fronte di tutto ciò, Pomezia in testa – chiosa la nota – i quattro Comuni in questi giorni hanno ratificato il ricorso, pronti a dare battaglia al sindaco Gualtieri e al termovalorizzatore a Santa Palomba.
Impostazioni privacy