Home » News » Cronaca » Non c’è pace per la Juventus: al via indagine su Fagioli per scommesse illegali

Non c’è pace per la Juventus: al via indagine su Fagioli per scommesse illegali

Pubblicato il
Juventus

Altra tegola in casa Juventus. Secondo quanto ha riportato il quotidiano “La Stampa”, il centrocampista Nicolò Fagioli sarebbe indagato dalla Procura di Torino per “aver scommesso su piattaforme illegali”. Si tratterebbe, qualora fosse accertato, di un reato ai sensi dall’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva, che potrebbe costare al giovane bianconero da un minimo pari a un’inibizione a un massimo di una squalifica di circa tre anni (più una multa). E’ quanto ha riportato l’agenzia di stampa Agi.

Patteggiamento Juventus: arrivato il verdetto, ecco cosa è stato deciso

Ancora problemi in casa Juventus

Giocare d’azzardo non è un reato. Ma farlo su piattaforme illegali sì. La questione è giuridica. Giocare d’azzardo su piattaforme illegali, infatti, è una contravvenzione che generalmente si risolve con un’oblazione, che estingue il reato”, ha precisato “La Stampa”. Sul piano sportivo, invece, il problema è legato al tipo di scommesse che avrebbe piazzato Fagioli, Un aspetto importante da verificare: ogni sportivo, infatti, non può scommettere sulla disciplina che pratica.

Il caso Pogba

Il tutto arriva dopo che lo scorso 6 ottobre le controanalisi svolte a Roma presso il laboratorio olimpico dell’Acqua Acetosa hanno confermato la positività al testosterone di Paul Pogba, emersa già lo scorso 11 settembre a seguito di un controllo effettuato in occasione del match tra Udinese e Juventus alla prima giornata del campionato di Serie A in corso. Il calciatore a seguito della positività era stato anche sospeso in via cautelare dal tribunale nazionale antidoping.

Ed è iniziato anche il processo d’appello Last Banner

E non è tutto. Come ha riportato l’agenzia di stampa Ansa, è iniziato a Torino questa mattina il processo d’appello Last Banner, che vede come imputati sei capi ultrà della Juventus, condannati in primo grado per estorsioni al club, violenze private e associazione a delinquere. Secondo l’accusa, nella stagione 2018-2019 la tifoseria organizzata bianconera esercitò pressioni illecite sulla Juventus per non perdere una serie di benefici e agevolazioni, come i biglietti.

La più alta, 4 anni e 10 mesi, è stata inflitta a Dino Mocciola, considerato il leader dei Drughi, per il quale la procura aveva chiesto oltre 13 anni di reclusione. Le altre condanne vanno dai 3 anni e 3 mesi di reclusione; 2 anni e 4 mesi, 2 anni e 6 mesi, 1 anno e 6 mesi e 1 anno e due mesi. La Juventus e alcuni dirigenti bianconeri che si sono costituiti parte civile hanno ottenuto il diritto a un risarcimento e a provvisionali che in totale ammontano a 53mila euro.

 

Impostazioni privacy