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Perché i benzinai in autostrada scioperano dal 13 al 16 dicembre? I motivi della protesta

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pompa benzina ENI

Benzinai in agitazione e sciopero in vista con conseguente chiusura di alcuni impianti di distribuzione. La protesta è stata decisa da Faib, Fegica ed Anisa, sigle sindacali che rappresentano i gestori autostradali contro l’ipotesi di un decreto interministeriale, attualmente allo stato di bozza, che – secondo i sindacati – “non prevede alcuna razionalizzazione della rete per una maggiore efficienza e ripropone un sistema di imposizione di royalty ad esclusivo vantaggio della rendita di posizione dei concessionari”.

Lo sciopero dei benzinai in autostrada dal 13 al 16 dicembre

Secondo le sigle che hanno deciso la protesta la bozza “non contiene una riforma regolatoria che possa consentire recupero di economicità finalizzato ad abbattere la differenza abnorme di prezzi tra viabilità ordinaria e autostradale, viola le norme di settore poste a tutela della continuità delle gestioni e dei livelli occupazionali”. Come conseguenza, Faib, Fegica ed Anisa hanno deciso uno sciopero nazionale che coinvolge le aree di servizio autostradali, dove non sarà possibile fare rifornimento di carburante per ben 72 ore consecutive, dalle 22 di martedì 13 dicembre alla stessa ora di venerdì 16.

Un problema non da poco per chi deve mettersi in viaggio, soprattutto per lunghe percorrenze che necessitano di una sosta dal benzinaio. Unica soluzione in questi casi è uscire dall’autostrada per rifornirsi e poi riprendere il viaggio. Tema particolarmente sentito dal comparto della logistica in un periodo delicato come quello che precede le festività natalizie.

I costi della benzina in autostrada

Dalla scorsa settimana le accise sono aumentate di 12,2 centesimi ma il prezzo medio della benzina in modalità self-service è aumentata di otto centesimi al litro, vuol dire che i prezzi nel frattempo sono scesi di quasi oltre quattro centesimi al litro, in media. Discorso analogo per il gasolio, passato in una settimana da 1,73 a 1,80 euro/litro. E i ribassi sembrano tutt’altro che finiti. Stando alla consueta rilevazione della testata energetica Staffetta Quotidiana, queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico in modalità self-service:

  • benzina 1,729 euro/litro (-5 millesimi, compagnie 1,730, pompe bianche 1,727);
  • diesel 1,804 euro/litro (-4, compagnie 1,806, pompe bianche 1,798).

Questi, invece, i prezzi medi in modalità servito:

  • benzina 1,872 euro/litro (-4, compagnie 1,914, pompe bianche 1,789):
  • diesel 1,946 euro/litro (-4, compagnie 1,989, pompe bianche 1,858);
  • Gpl 0,774 euro/litro (-1, compagnie 0,784, pompe bianche 0,762);
  • metano servito a 2,396 euro/kg (+12, compagnie 2,359, pompe bianche 2,425).

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