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Pomezia, dopo il Picasso spostate anche classi del Pascal. Gli studenti: ‘Vogliamo le navette’

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Quattro classi del liceo Pascal di Pomezia saranno trasferite presso Selva dei Pini. Gli studenti non sanno come arrivarci.

Spostano le classi in luoghi non accessibili agli studenti per mancanza di trasporti pubblici e il Comune di Pomezia e Città Metropolitana si rimpallano le competenze. Solita storia; nel frattempo i ragazzi vedono compromesso il diritto allo studio e i loro genitori sono infuriati. “Dalla scuola ci è stato detto di organizzarci e portarli noi in macchina”, hanno raccontato a Repubblica. E poi la sindaca di Pomezia, Veronica Felici, ad intonare il solito ritornello: “È una situazione che abbiamo ereditato”. È così che si sedimentano i problemi che nessuno vuole risolvere.

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“Il diritto allo studio deve essere garantito”

Già, ma va da sé che non tutti hanno la possibilità di raggiungere la scuola con mezzi privati, allora non c’è alcun diritto. Quattro classi del Liceo Blaise Pascal di Pomezia saranno presto spostate in zona Selva dei Pini. I mezzi pubblici non passano in orari adeguati e ci sarebbe anche da attraversare una pineta a piedi. Città Metropolitana, l’anno scorso, si era occupata di un servizio mediante navette scolastiche. Daniele Parrucci, consigliere con delega all’Edilizia Scolastica dell’organo in questione ha spiegato al quotidiano di cui sopra: “L’emergenza provocata dal Covid-19 ci consentiva ancora di agire in deroga alle nostre pertinenze. Per questo con un contributo straordinario l’anno scorso abbiamo aiutato gli studenti e le studentesse”. In primavera Città Metropolitana ha spiegato che il servizio non ci sarà più.

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Il comune sapeva dell’interruzione del servizio

Nonostante ciò ad inizio anno scolastico gli studenti stanno per essere trasferiti nella succursale, senza un servizio alla portata di tutti per raggiungerla. Il plesso è di proprietà del Comune di Pomezia, e l’ex provincia paga un affitto pari a 70mila euro all’anno. I due organi, nel frattempo, litigano rimpallandosi le responsabilità. “Questa è una situazione che abbiamo ereditato. Siamo andati incontro alle richieste di Città Metropolitana di Roma Capitale recuperando spazi per consentire l’attività didattica, concedendoli in locazione ad un prezzo calmierato“, dice la sindaca della cittadina del litorale Veronica Felici. In buona sostanza la prima cittadina dice: noi abbiamo già trovato uno spazio, al resto pensateci voi. Sulle navette Felici dice: “Abbiamo anche organizzato un trasporto pubblico locale che collega Pomezia al complesso Selva dei Pini, ma per poter venire incontro alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie è necessario un potenziamento del servizio per il quale la competenza spetta alla Città Metropolitana e alla quale chiediamo di collaborare per risolvere in maniera fattiva questo disagio che pesa su studenti e famiglie“. Il consigliere metropolitano ribatte invece così: “In via ordinaria i locali comunali da destinare ad uso scolastico vengono acquisiti gratuitamente dalla Città metropolitana ai sensi della legge 42/97“, sottolinea Parrucci, aggiungendo che: “In questo caso, invece, abbiamo convenuto che sostenere una spesa comunque significativa, circa 70mila euro, fosse doveroso per garantire ai ragazzi nuovi spazi per la didattica. Siamo certi che il Comune di Pomezia, altrettanto sensibile a questa necessità, vorrà fare la sua parte potenziando le linee di trasporto pubblico locale che ad oggi in nessun modo possono rientrare, come noto, tra le competenze della Città metropolitana“.

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