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Roma, morta al Bioparco la giovane leonessa Naisha: un anno fa stessa sorte per la gemella Aasha

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cuccioli leoni

Lutto al Bioparco di Roma, dove ieri è morta la giovane leonessa asiatica Naisha. Il felino era nato, insieme alla sua gemella Aasha, il 29 aprile del 2000. Le due cucciole sono state sfortunate: Aasha è morta l’anno scorso, adesso è toccato a Naisha. I loro genitori, Ravi e Sayani, sono quindi rimasti soli.

Il decesso sembra dovuto a una malformazione congenita, che colpisce questa specie ormai in via di estinzione. Si sospetta che la malformazione sia stata accentuata dalla consanguineità dei genitori, che non potranno più riprodursi per evitare ulteriori rischi. Per questo verranno posizionati degli anticoncezionali rimovibili sottopelle a Sayani, come spiega il direttore e biologo del Bioparco Francesco Petretti.

Morta giovane leonessa nel Bioparco di Roma

Aasha e Naisha

Per salvare la vita della giovanissima leonessa era stato tentato di tutto. Negli ultimi mesi era stata sottoposta a due interventi neurochirurgici. Naisha non riusciva a coordinare i suoi movimenti a causa della malattia, che le condizionava la comunicazione fra il cervelletto e il midollo spinale e la costringeva a camminare male.

Ed è stato proprio per il suo difetto di deambulazione che il personale del Bioparco si è accorto che qualcosa non andava in lei. La piccola leonessa non aveva  equilibrio ed era scoordinata nei movimenti. Dopo l’intervento, grazie alle cure sembrava essersi ripresa. Era tornata al Bioparco dai genitori, ma circa un mese fa aveva avuto un nuovo crollo. Di nuovo aveva iniziato a camminare male e ad avere problemi. I veterinari si sono quindi allarmati e hanno deciso di tentare un secondo intervento. 

Il tentativo di salvarla

La seconda operazione è stato un tentativo in extremis di salvarle la vita, ma la piccola non ce l’ha fatta. Il suo corpo adesso sarà analizzato all”Istituto zooprofilattico, dove si cercherà di capire il motivo del decesso. La morte delle due cucciole di leone asiatico ha colpito tantissimo lo staff dello zoo, perché nel mondo sono rimasti solo 500 esemplari, che vivono perlopiù nella riserva del Gir, nell’India occidentale. Ma la loro sopravvivenza è a rischio a causa del bracconaggio e della distruzione del loro habitat naturale.

Per far sì che Ravi e Sayani possano avere altri figli, l’unica strada possibile è quella di separarli, almeno per un periodo. Mandando uno dei due all’estero per farlo riprodurre potrebbe essere una soluzione affinché possa riprodursi con un leone asiatico non consanguineo.

 

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